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quali sport praticare durante la cura del tumore al seno?

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Il cancro al seno è la principale causa di morte per tumore nelle donne.

Questa malattia colpisce ogni anno circa 2,3 milioni di donne in tutto il mondo.

In Francia ogni anno vengono diagnosticati 60.000 casi.

Il cancro sconvolge la vita dei pazienti e, al di là delle cure mediche pesanti e talvolta traumatiche, la pratica sportiva può essere un valido aiuto. Numerosi studi dimostrano che l’attività fisica adattata e controllata aiuta a ridurre le recidive.

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Attività fisica per il cancro al seno

Oggi, l’attività fisica adattata (o APA) è parte integrante della gestione del cancro al seno. Per l’Istituto Curie, “l’obiettivo dei programmi di attività fisica durante i trattamenti è prevenire l’insorgenza di uno stile di vita sedentario e una riduzione del livello di attività fisica dall’inizio del trattamento“. L’obiettivo è limitare gli effetti collaterali indesiderati dei trattamenti e migliorare la qualità della vita dei pazienti. L’attività fisica, infatti, riduce l’affaticamento, consente una migliore tolleranza ai trattamenti, ricondiziona le persone allo sforzo fisico, aiuta a mantenere le connessioni sociali e a rompere l’isolamento.

Attività dolci e progressive

Camminare è una delle attività più accessibili alla maggior parte delle donne e la più consigliata. Permette di mobilitare tutto il corpo senza sforzi eccessivi, mantenere la mobilità articolare, favorire la circolazione sanguigna e aiutare a combattere la stanchezza. Yoga e pilates sono consigliati anche dagli operatori sanitari. Queste due pratiche permettono di rinforzare delicatamente i muscoli (soprattutto quelli addominali e della schiena, spesso utilizzati dopo una mastectomia o una ricostruzione del seno), per favorire una migliore flessibilità e per potenziare il sistema immunitario. Uno studio pubblicato nel 2020 in Terapia di supporto nel cancro ha anche dimostrato che lo yoga può ridurre il dolore muscoloscheletrico. Il nuoto consente inoltre di lavorare su tutto il corpo con un basso impatto sulle articolazioni. L’acqua, fornendo una leggera resistenza, aiuta a rinforzare dolcemente i muscoli e consente un altrettanto dolce recupero.

Dopo i trattamenti

Dopo i trattamenti, l’intensità della pratica potrebbe essere leggermente più elevata. I pazienti possono praticare la corsa, gli sport di squadra o anche il ciclismo, ma con il consenso del medico. Sia durante che dopo il trattamento, l’équipe medica può organizzare un programma di attività fisica o sportiva adattato, sotto la supervisione di professionisti formati in oncologia.


Sabine BOUCHOUL per TF1 INFO

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