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le molecole di questo fiore aiuterebbero a combattere il cancro al cervello

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L’ESSENZIALE

  • La viola contiene piccoli peptidi circolari, chiamati “ciclotidi”, che hanno approssimativamente la forma “come un frisbee”.
  • Il ciclotide kalata B1 potenzia l’attività della chemioterapia, riducendo di oltre dieci volte la quantità necessaria per uccidere le cellule di glioblastoma.
  • Una versione sintetica di Kalata B1 ha un’efficacia pari a quella della molecola naturale.

Nelle persone affette da glioblastoma, solo la metà dei pazienti risponde alla chemioterapia temozolomide approvata dalla Food and Drug Administration. Anche in questi ultimi, le cellule tumorali diventano rapidamente resistenti. La maggior parte dei pazienti muore entro 12-16 mesi dalla diagnosi e pochi sopravvivono più di cinque anni. “Ecco perché sono assolutamente necessari nuovi metodi di terapia adiuvante”hanno riferito ricercatori americani.

“Pori nelle membrane delle cellule tumorali”

In uno studio recente, hanno esaminato le molecole presenti nelle viole. Si tratta di piccoli peptidi circolari chiamati “ciclotidi”. Secondo Samantha L. Gerlach, autrice principale della ricerca, hanno più o meno la forma “di un frisbee e sono risultati attivi in ​​una provetta contro alcuni tipi di cellule tumorali umane. Nel dettaglio, i legami disolfuro che mantengono la forma dei ciclotidi possono aiutarli a creare pori nelle membrane delle cellule tumorali”.

Ai fini del lavoro, gli scienziati hanno analizzato i ciclotidi naturali e sintetici (cicloviolacina O3, cicloviolacina O19, Kalata B1 naturale, Kalata B1 sintetico e Vitri E) da soli e in co-esposizione con temozolomide. “Sebbene la kalata B1 si trovi comunemente nelle specie viola, l’estrazione del materiale vegetale produce solo quantità minuscole. Lavorando giorno e notte per mesi, le quantità minime che otteniamo non sono sufficienti per la ricerca clinica” , spiegò il professore. Dopo aver collaborato con un’azienda, i ricercatori sono riusciti a ottenere quantità molto maggiori della versione sintetica, sufficienti per essere testate su topi con glioblastoma e cellule tumorali umane.

Glioblastoma: le molecole viola stimolano l’attività della chemioterapia

I risultati, pubblicati sulla rivista Biomedicinehanno dimostrato che il ciclotide kalata B1 amplifica l’attività della chemioterapia, riducendo di oltre dieci volte la quantità necessaria per uccidere le cellule di glioblastoma. Secondo gli autori la struttura e l’efficacia della kalata B1 sintetica sono risultate equivalenti in tutto e per tutto a quelle della molecola naturale. “I nostri dati cellulari suggeriscono che ora possiamo andare avanti con la versione sintetica. Siamo ancora lontani dagli studi clinici, ma ora la strada è chiara per determinare se questo prodotto può essere testato in modo sicuro”, hanno concluso.

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