DayFR Italian

gabbiani infetti a Saint-Nazaire, essenziale la vaccinazione delle anatre in Vandea

-

IL campagna di vaccinazione contro l’influenza aviaria riprende da questo martedì 1 ottobre a tutti gli allevamenti di anatre di più di 250 capi. Nei Paesi della Loira è soprattutto il Vandea di chi si preoccupa più di 400 aziende agricole sulla lista.

Una campagna Finanziato al 70% dallo Stato rispetto all’85% nel 2023. Altro motivo di preoccupazione per gli allevatori: il governo si è impegnato a sostenerli solo fino a dicembre, “dopo niente”. Tuttavia, senza aiuti pubblici, “Gli allevatori non potranno effettuare la vaccinazione da soli perché il mercato delle anatre non va molto bene e vaccinare gli animali è molto costoso” spiegare Eric Coutand allevatore a Les Herbiers e presidente della Camera dell’Agricoltura della Vandea.

“Senza aiuti, tutta la produzione di pollame è minacciata” – Eric Coutand

In definitiva, l’intera catena produttiva è minacciata perché “quando vacciniamo le anatre che sono le più sensibili al virus e sulle quali il vaccino funziona meglio, proteggiamo tutto il resto del bestiame, tacchini e altri polli” implorare Eric Coutand. I professionisti hanno già allertato il nuovo ministro dell’Agricoltura Annie Genevard.

Christophe Mourrierasil direttore del dipartimento di protezione della popolazione in Vandea, vuole essere più rassicurante: “Quando iniziamo una campagna, la portiamo fino alla fine, soprattutto perché davanti a noi c’è ancora il delicato periodo della migrazione. Fermare i sussidi non avrebbe senso“.

Perché sì, il vaccino funziona e questa è la buona notizia. La primissima campagna di questo tipo vide la luce esattamente un anno fa, il 1 ottobre 2023, dopo una stagione infernale per gli allevatori. “In Vandea il trauma è ancora molto presente. Non c’era più alcuna produzione” ricorda l’allevatore di Les Herbiers. Tra spopolamento ed eutanasia i danni furono ingenti. Tant’è che se lo Stato ha speso 100 milioni di euro l’anno scorso per la campagna di vaccinazione, nel 2021-2022 ne ha spesi molti di più per risarcire gli allevatori.

gabbiani di Saint-Nazaire contaminati

La vaccinazione, come sappiamo, ha dato i suoi frutti”solo” una decina di case contaminate in 12 mesi rispetto alle diverse centinaia dell’anno prima. Un motivo in più per non fermarsi qui? “Ora non è davvero il momento di abbassare la guardia”. sostiene nuovamente Eric Coutand, “Tutto intorno a noi ci sono inviti alla vigilanza“. Allusione a questi rilevati polli contaminati a Finistère all’inizio di settembrequest’estate si è verificato un focolaio nell’Ille-et-Vilaine, un altro alla fine di agosto nel Morbihan.

Il direttore della protezione della popolazione in Vandea ricorda la causa: ces focolai infetti nell’estuario della Loira** con gabbiani contaminati sul lato di Donges e più recentemente da **Saint-Nazaire. **“In linea d’aria, Saint-Nazaire è alla porta accanto”. Dalla baia dell’Aiguillon al Mont-Saint-Michel, il territorio è quindi posto sotto stretta sorveglianza.

Riassumendo: il pericolo resta tanto presente quanto imminente.

Vai a vedere gli animali come se andassi all’ospedale

La vaccinazione fa parte dell’arsenale ma, per essere efficace, deve essere integrata rilevamento precocee e il biosicurezza. Vale a dire il confinamento del pollame ma non solo. Gli allevatori hanno così preso l’abitudine, soprattutto in periodi delicati come quello attuale, di andare a vedere i propri animali mentre si recano in ospedale con vestiti pulitiIL mani lavate E scarpe che rimangono nell’edificio. Non si tratta di riportare indietro il virus dall’esterno dentro. Rituali precauzionali che, uniti al vaccino, permettono di fermare il contagio.

“Vaccineremo ancora 10 milioni di anatre in Vandea per il secondo anno consecutivo. Poi consiglieremo se sarà necessario vaccinare successivamente tutte le mosche acquatiche” avanza Christophe Mourrieras. Senza alcuna certezza.