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Ephad Lasserre sta adottando un approccio ambizioso in materia di RSI

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Punto di supporto: cosa motiva l’implementazione di questo approccio CSR su larga scala?

Chloé Leblond: Il desiderio di migliorare la qualità della vita del nostro personale e dei residenti, impegnandoci collettivamente in una dinamica eco-responsabile in conformità con il nostro progetto di istituzione. Abbiamo quindi progettato una strategia d’azione in due parti: una parte QVT per i nostri professionisti e una parte incentrata sull’ambiente, un’altra parte importante della CSR, progettata con e per i residenti, nonché i loro cari.

PdA: In tema di Qualità della Vita sul lavoro, quali sono le vostre azioni concrete?

CL: Innanzitutto abbiamo concluso un accordo quadro QVT con tutte le organizzazioni sindacali. L’idea era in particolare quella di rafforzare l’attrattività delle nostre professioni e la fidelizzazione del personale infermieristico perché prendersi cura degli operatori sanitari significa prendersi cura degli ospiti. Grazie all’ARS Île-de-France e alla Città di Issy, siamo intervenuti sulla questione degli alloggi e presto saremo in grado di offrire agli infermieri EHPAD appartamenti accessibili vicini allo stabilimento. Abbiamo inoltre investito per prevenire al meglio i rischi di disturbi muscoloscheletrici (DMS) tra i nostri operatori sanitari installando binari di trasferimento nelle stanze. Infine, stiamo trasformando il modello organizzativo dell’EHPAD in modo che i professionisti sul campo possano recuperare tempo lavorando con i residenti.

E per quanto riguarda la parte ambientale?

CL: Lì dobbiamo prima rispettare la legge che richiede in particolare una riduzione del consumo energetico del 40% entro il 2030. Un consulente per l’energia e la transizione ecologica in sanità (CTEES) lavora al nostro fianco. Ad esempio, stiamo valutando l’installazione di pannelli solari. Nel frattempo, per attuare azioni più rapide e concrete, stiamo sensibilizzando i cittadini sulle buone azioni ecosostenibili. A questo punto si tratta di assicurarsi di spegnere le luci nelle camere e i televisori. Stiamo prestando attenzione anche ai beni di consumo monouso (borracce, bicchieri) che progressivamente vieteremo. Infine, si lavora sullo spreco alimentare.

Questi cambiamenti non saranno probabilmente spaventosi?

CL: Come in ogni organizzazione, il cambiamento può spaventare. Ma si è verificato l’effetto opposto! La riflessione attorno a questo piano di CSR è stata molto unificante! I residenti si sono mobilitati pensando ai loro figli e nipoti, con un desiderio reale di agire per le generazioni future.

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