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la carenza rallenta la guarigione delle fratture nei bambini

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L’ESSENZIALE

  • Bassi livelli di vitamina D possono avere un impatto sulla guarigione delle fratture nei bambini.
  • Le fratture delle gambe in piccoli pazienti con bassi livelli di vitamina D che non necessitavano di un intervento chirurgico hanno impiegato altri 20 giorni per guarire.
  • Il consumo di alimenti ricchi di vitamina D e l’esposizione alla luce solare garantiscono il necessario apporto di vitamina D.

Tra giochi, incidenti domestici e cadute, gli ospedali si occupano di tante fratture infantili. Anche gli operatori sanitari trarrebbero beneficio dal monitoraggio dei livelli di vitamina D durante il trattamento. Infatti, un nuovo studio, presentato alla conferenza dell’American Academy of Pediatrics tenutasi dal 27 settembre al 1 ottobre, mostra che i pazienti giovani con bassi livelli di vitamina D guariscono meno rapidamente degli altri.

Vitamina D: guarigione ritardata di diverse settimane

I ricercatori hanno esaminato 186 casi di fratture delle estremità avvenuti nei bambini dal 2015 al 2022. Hanno scoperto che bassi livelli di vitamina D erano correlati a tempi di guarigione più lunghi.

Nelle cure non chirurgiche, i pazienti giovani trattati per fratture alle gambe che avevano bassi livelli di vitamina D hanno impiegato altri 20 giorni per guarire clinicamente. Ci sono voluti altri due mesi perché i segni della frattura scomparissero grazie alle immagini.

“Studi precedenti si erano concentrati maggiormente su come la vitamina D può aiutare a prevenire le fratture, ma ora vediamo un legame tra bassi livelli di vitamina D e tempi di guarigione delle fratture più lunghi”ha detto Jessica McQuerry, autrice principale dello studio, in una nota. “I bambini dovrebbero ricevere diete ben bilanciate che includano vitamina D per la salute generale e per garantire che, in caso di incidenti, possano guarire adeguatamente”.

Vitamina D: dove trovarla?

Il fabbisogno giornaliero di vitamina D viene soddisfatto in due modi:

  • Esposizione al sole: i raggi UV sulla pelle ne attivano la sintesi. Un’esposizione di 15-20 minuti a fine mattinata o nel pomeriggio garantisce un apporto giornaliero sufficiente.
  • Alimenti: la vitamina D si trova principalmente nei latticini (latte, formaggio, yogurt, ecc.), nei pesci grassi (aringhe, sardine, salmone, sgombro), in alcuni funghi (finferli, porcini e spugnole) o anche nell’uovo giallo, nel cioccolato fondente e cereali per la colazione arricchiti con vitamina D.

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