2023-03-17
Dal laboratorio al pubblico: la scoperta di UCLouvain trovata nei libri di biochimica di tutto il mondo
IN BREVE :
• I ricercatori dell’UCLouvain hanno appena fatto una scoperta che beneficerà gli scienziati di tutto il mondo e sarà registrata nei libri di biochimica del pianeta!
• Scoperta ? Il team di UCLouvain ha scoperto che una proteina ben nota nei laboratori, GroEL, lavora effettivamente con un partner per proteggere le cellule
• Interesse? Questa scoperta, pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Cell, apre un nuovo capitolo nella vita di questa proteina e nella comprensione dei meccanismi coinvolti in malattie come l’Alzheimer e il Parkinson.
ARTICOLO: HTTPS://WWW.CELL.COM/CELL/FULLTEXT/S0092-8674(23)00043-0
Jean-François Collet, ricercatore presso il de Duve Institute dell’UCLouvain e investigatore welbio, e il suo team, hanno appena fatto una scoperta che andrà a beneficio degli scienziati di tutto il mondo.
Ogni cellula vivente produce migliaia di proteine, essenziali per la vita. Una proteina è costituita da un lungo filamento: in questa forma, la proteina è inattiva. Per essere funzionale deve assumere rapidamente una forma definita: si parla di ripiegamento di una proteina, perché il filamento si ripiega assumendo, ad esempio, la forma di un’elica. Alcune malattie, come il morbo di Alzheimer o il morbo di Parkinson, sono legate a problemi di ripiegamento delle proteine.
Le cellule viventi producono chaperon che aiutano le proteine a ripiegarsi rapidamente e correttamente, specialmente nei momenti di pericolo. Un accompagnatore, GroEL, è stato ampiamente studiato in tutto il mondo ed è utilizzato come esempio di accompagnatore nella maggior parte dei libri di testo di biologia. Il mondo scientifico pensava di sapere tutto su di esso… fino alla scoperta di UCLouvain: il team di Jean-François Collet (Emile Dupuy e Camille Goeman), in collaborazione con altri colleghi di UCLouvain (Yves Dufrêne), e di VUB, EMBL, CNRS e l’Università del Nebraska, hanno scoperto che GroEL sta, infatti, lavorando con un partner, CnoX, per funzionare correttamente.
Concretamente, all’interno della cellula, le proteine devono affrontare varie minacce, spesso inaspettate. È come se una persona si trovasse in mezzo a un campo di battaglia, alla ricerca di un riparo per proteggersi. Gli scienziati sapevano già che le proteine non erano sole in questa situazione: beneficiano dell’aiuto di un guardiano, GroEL, per proteggerle e proteggerle. Ciò che il team di Jean-François Collet è quindi riuscito a catturare in una foto è l’interazione tra questo guardiano GroEL e il suo partner fino ad allora sconosciuto, CnoX.
-L’interesse di questa scoperta inaspettata? Se non avrà un impatto diretto sui pazienti o sui trattamenti, consentirà agli scienziati di tutto il mondo di studiare meglio come le proteine sopravvivono nella cellula, un passo avanti nella comprensione dei meccanismi coinvolti in malattie come l’Alzheimer o il Parkinson.
Inoltre, questa scoperta ha una grande possibilità di essere registrata nei libri di biochimica e quindi di essere insegnata ai futuri specialisti della salute.
www.uclouvain.be/presse
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