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Notizie e redazione
Pubblicato il
24 gennaio 2025 alle 15:02
Nel 2021, due vicini di Mesnières-en-Bray si sono avvicinati e hanno iniziato una relazione romantica che durerà solo pochi mesi.
La donna mette fine a stimare il comportamento del suo “bizzarro” compagno.
Da questo momento, un periodo di tensione di diversi anni. C’è da dire che vivono uno di fronte all’altro. La donna si sente sotto controllo, sotto sorveglianza. Lei indica che l’uomo che oggi ha 65 anni, bussa spesso alla sua porta fino a tarda ora della notte. La segue quando esce nel villaggio e cerca di scoprire chi incontra. Il tribunale di Dieppe doveva decidere su questo caso.
Spara alle persiane della sua ex compagna
In diverse occasioni la donna deposita rimostranza al gendarmeria. Spiega che ha molta paura di questo vicino invasivo ed ex amanti.
Il 21 novembre 2024 mentre riceveva un’amica, un vicino la chiama per dirle che il suo ex ruotava attorno all’auto di questa amica. Quest’ultima festa, andrà a letto ma sente un rumore che crede sia grandine. Infatti risulterà essere l’imputato ad aver sparato alle sue persiane con una Pistola da softair.
Diverse armi e munizioni
La gendarmeria viene avvertita e provvederà a prelevare l’indagato durante la discesa dell’autobus di ritorno dal lavoro. Durante l’a requisirei soldati ne troveranno diversi Armi e munizioni detenuti senza autorizzazione.
Di fronte alla gravità dei fatti l’uomo si pone custodia cautelare. Lunedì 20 gennaio, dopo diversi rinvii, il sessantenne si è presentato davanti al tribunale di Dieppe per rispondere delle sue azioni. Se ne riconosce alcuni e dice che se ne rammarica, dice anche che la vittima ha giocato con lui.
Mi ha preso per uno yo-yo
Prima di aggiungere: “Quando mi invita a prendere un caffè e a passare la notte insieme, per me è che non fosse finita”.
Una telecamera e un proiettore per monitorare la vittima
In aula, sul banco delle parti civili, la vittima crolla in singhiozzi di fronte alle affermazioni dell’imputato.
Al presidente del tribunale che le ha chiesto il perché di questa sorveglianza. Sulla vittima erano puntati una telecamera e un proiettore. Perché queste molestie? L’imputato ha risposto che lo faceva per infastidire la vittima alla quale rimproverava di aver parlato di lui in paese.
L’imputato si difende dall’essere il molestatore presentato.
Quando vuoi sbarazzarti del tuo cane dici che ha rabbia.
Il presidente evoca testimonianze di terze persone che indicano che quando sarà alcolizzatocapita all’imputato di fare commenti molto inquietanti sul suo passato militare. Risposta: “Non ero un militare. Ho fatto le mie lezioni e mi sono riformato”.
La risposta della corte
Per il sostituto del pubblico ministero i fatti sono gravi così come le conseguenze sulla vita della vittima. Richiede una frase di 24 mesi di carcere di cui 12 mesi con soggiorno di prova Proroga dell’obbligo di custodia, divieto di contatto e di detenzione di armi per 10 anni.
Me Diallo riconosce che il suo cliente ha sopportato malissimo la rottura e che si è trovato un po’ smarrito.
Insiste di essere perfettamente inserito professionalmente. Ricorda che una perizia psichiatrica non ha avanzato particolari pericoli.
Il tribunale decide comunque di dare seguito alle richieste dell’accusa e di riportare l’imputato dietro le sbarre.
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