A febbraio inizieranno i primi lavori di riqualificazione del centro di scambio Lione-Perrache. Il progetto definitivo dovrà essere consegnato entro il 2030.
Se il debito della Francia potesse diventare un peso per le generazioni future, il centro di scambio Lione-Perrache (CELP) lo è già per i lionesi, ereditato da un’epoca in cui decisori e architetti adoravano l’automobile e il cemento.
Un progetto finanziato per oltre l’80% dal settore privato
Ma questo lo assicura il presidente ambientalista della Metropoli di Lione”divario urbano“sarà presto”gommato“. Giovedì 23 novembre ha presentato i dettagli del progetto “Ouvrons Perrache” (lanciato dal suo predecessore) che – come indica il nome – dovrebbe consentire di ristabilire un collegamento tra il nord della Presqu’île, oggi senza sbocco sul mare dietro Perrache e il centro della città di Lione Ogni giorno circa 100.000 persone attraversano il CELP, entro il 2030 dovrebbero essere più di 200.000.
“Stiamo entrando in una fase operativa importante“, ha accolto la vicepresidente responsabile dell’Urbanistica Béatrice Vessiller. E ha aggiunto: “Faremo del CELP una destinazione e un vero e proprio spazio pubblico verde e in evidenza.“Circa il 50% dell’edificio attuale verrà preservato”, afferma Dietmar Feichtinger, architetto responsabile del progetto.
Ristabilire il collegamento nord-sud
“Ho un po’ di difficoltà a dire cose negative su questo edificio perché a me, a differenza dei lionesi, piace.“, dice. Concretamente, la facciata in vetro fumé dell’edificio verrà rimossa per aprire”una finestra urbana“. I quattro livelli originari della parte centrale del CELP saranno sostituiti da una spianata coperta. Il percorso verso la stazione non richiederà più l’utilizzo di scale mobili poiché gli utenti potranno semplicemente attraversare l’edificio. Questa spianata offrirà negozi dedicati ai viaggiatori e una piccola offerta di ristorazione.
Il progetto mira anche a valorizzare le due terrazze del centro di cambio, oggi poco utilizzate, anche se offrono una prospettiva e uno spazio di respiro unici. La copertura CELP sarà resa funzionale. Verrà creata una food hall con vista a 360° su Lione. Ai piani CELP nasceranno anche un albergo da 150 camere, locali dedicati all’artigianato, spazi collaborativi e una palestra.
All’interno del centro di scambio verrà creata una stazione per biciclette da 300 posti. 380 posti auto saranno mantenuti nell’ala lato Saona dell’edificio e 150 in quella lato Rodano. Saranno inoltre ancora disponibili degli spazi in superficie davanti alla stazione SNCF e sul corso di Verdun.
Primi lavori da febbraio
Il progetto, con un importo totale di poco più di 170 milioni di euro, è finanziato principalmente dal settore privato. Il gruppo Quartus e il promotore Apsys investono 140 milioni di euro per rilanciare questo centro di cambio, attualmente molto cupo. Completate le confluenze Métropole de Lyon, Sytral e SPL Lyon.
A partire da febbraio 2025 inizieranno i lavori di demolizione del ponte pedonale che collega il centro di cambio e la stazione SNCF di Lione-Perrache. Ogni giorno lo utilizzano circa 30.000 pedoni. L’operazione, realizzata in tre fasi per un importo di 800.000 euro, dovrebbe concludersi nel mese di settembre. Verrà predisposta una segnaletica per orientare i viaggiatori che devono utilizzare il passaggio Francia Pejot. Nel dicembre 2025 inizieranno i lavori di riqualificazione della stazione degli autobus, poi dalla metà del 2026 la trasformazione del centro di cambio. Si prevede che l’intero progetto sarà completato entro la fine del 2030.