Odore, consistenza, colore… I laboratori hanno “sei mesi” per modificare l’aspetto dei farmaci

Odore, consistenza, colore… I laboratori hanno “sei mesi” per modificare l’aspetto dei farmaci
Odore, consistenza, colore… I laboratori hanno “sei mesi” per modificare l’aspetto dei farmaci
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“Gli aggressori utilizzano sostanze inodore, incolore, insapore e solubili in acqua per intrappolare la vittima”, osserva Leïla Chaouachi. Il fondatore del Centro di riferimento sulle aggressioni facilitate da sostanze è anche il relatore dell’indagine annuale sulla sottomissione di sostanze chimiche, presentata poco prima di Natale, il giorno dopo il verdetto nel processo per stupro di Mazan.

Il suo rapporto evidenzia che le droghe psicoattive rimangono principalmente coinvolte nella sottomissione chimica, prima di alcune droghe illegali. Ciò ci porta a pensare a “misure sistematiche, per le grandi classi di farmaci che sono sempre stati identificati come agenti di sottomissione chimica”, indica Leïla Chaouachi. In questo caso quelli considerati a maggior rischio sono le benzodiazepine con effetti sedativi e ansiolitici, gli antistaminici e gli oppioidi.

Attuare misure per limitare la diversione della droga

Queste sostanze vengono utilizzate soprattutto per le loro proprietà sedative. Al primo posto si trova il bromazepam (noto in Francia con il nome Lexomil), seguito da tramadolo, codeina, zopiclone e idrossizina.

Di fronte a questa constatazione, l’Agenzia per la Sicurezza dei Medicinali (ANSM) ha chiesto ai laboratori farmaceutici che commercializzano questi prodotti di “mettere in atto misure per limitare la loro diversione”. Il solo bromazepam è commercializzato da Cheplapharm, Arrow, Biogaran, Cristers, EuroGenerics, Teva, Viatris, Zentiva, Zydus.

I laboratori hanno “meno di 6 mesi” per rispondere alla richiesta dell’ANSM, secondo l’unione professionale delle aziende farmaceutiche (Leem).

I gruppi farmaceutici stanno lavorando su “proposte di soluzione”

Diversi gruppi farmaceutici confermano di lavorare su “proposte di soluzione”. “Si tratterà di un grande progetto”, capace di “coinvolgere l’Europa” e di puntare sui farmaci presenti sul mercato e su quelli nuovi da sviluppare, afferma Leïla Chaouachi.

Se la riflessione vuole essere collettiva, “lo sviluppo clinico sarà necessariamente individuale per il laboratorio che si assumerà la responsabilità della nuova formula”, sottolinea un esperto del Leem.

Le tecniche da esplorare includono coloranti, come il colorante blu aggiunto circa dieci anni fa al Rivotril orale, un antiepilettico a prescrizione limitata della classe delle benzodiazepine, per limitarne l’uso criminale. Ma anche amaricanti (sostanze che danno amarezza), gelificanti, traccianti: “si tratta davvero di galenica pura”, descrive Leem, e “non tutto riuscirà”.

Prestare attenzione a mantenere l’efficacia del farmaco

Degradare la dissoluzione del farmaco per ottenere piccoli depositi sulla superficie è “molto più complicato” che aggiungere un colorante, riconoscono gli specialisti. E non si tratta di mettere agenti amari ovunque, con il rischio che i pazienti interrompano il trattamento.

Per qualsiasi modifica della formula, i produttori devono garantire che l’efficacia del farmaco e la sua tolleranza siano preservate. Alcuni anni fa, la nuova composizione del Levothyrox (trattamento dei problemi della tiroide), utilizzando lo stesso principio attivo ma con nuovi eccipienti, aveva causato effetti indesiderati.

Il custode della medicina non può costringerli a farlo, ma solo incoraggiarli e garantire ciò che verrà messo in atto. Secondo gli esperti, i laboratori hanno un “interesse in termini di salute pubblica e reputazione” nell’affrontare la questione.

“Non è un colorante o un agente amaro che fermerà il crimine”

“Non è un colorante o un agente amaro che fermerà il crimine”, ammette Leïla Chaouachi. L’aggressore riesce a nascondere perfettamente la tinta in una bevanda opaca e il retrogusto amaro nel succo di pompelmo. »

“Si tratta di misure di riduzione del rischio”, aggiunge l’esperto. “Il medicinale, per quanto regolamentato, qualunque siano le barriere in vigore, rimane a portata di mano nell’armadietto dei medicinali di famiglia”, afferma.

Il nostro file sulla presentazione delle sostanze chimiche

Per limitare gli abusi esistono già garanzie normative. Ad esempio, le domande di autorizzazione all’immissione in commercio (AMM) per il sonnifero zolpidem in compresse effervescenti e per il lormetazepam (ipnotico sedativo) in gocce da bere non sono state accolte, precisa l’ANSM. Nel 2022 è stata rifiutata anche una modifica dell’autorizzazione all’immissione in commercio volta a richiedere la rimozione di un colorante da una benzodiazepina. Dal 1 marzo varrà anche un ordine sicuro per la consegna degli oppioidi.

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