Con i suoi 20 affreschi, questo villaggio dell’Eure espone su tutte le sue pareti i valori della Repubblica

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Marina SORIEUL

Pubblicato il

21 gennaio 2025 alle 16:13

Piccolo villaggio nel cuore della foresta, Le Lesme (Eure), che riunisce i due comuni storici di Guernanville et Santa Margherita dell’Altareha una particolarità che merita una certa attenzione.

Legato al suo patrimonio e alla storia del suo paese, il comune è un vero e proprio “libro aperto” che conta in totale venti affreschi, di cui dodici giganti, per lo più ispirato alla Repubblica francese.

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Libertà

Su iniziativa dell’associazione Foyer rural du Lesme, presieduta da Gérard Sarreauil progetto ha visto la luce nel 2016, sostenuto dal sindaco, Jean-Claude Surmulete il suo consiglio comunale. Il primo affresco apparve lo stesso anno a Sainte-Marguerite-de-l’Altel sulla parete della “grand’Maison”.

Rappresenta la prima nozione del motto della Francia, Libertà, ispirato al famoso dipinto di Eugène Delacroix del 1830.

Su ogni gigantesco affresco repubblicano, il simbolo della Francia nell’immagine di Epinal. Sta a te trovarlo! ©Marine SORIEUL
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Uguaglianza

Conquistato dall’opera del pittore paesano, Angelique Barreche hanno realizzato questo lavoro, il sindaco e i suoi vice non hanno voluto fermarsi qui.

Dopo la Libertà, era ovvio illustrare l’Uguaglianza e la Fraternità.

Gérard Sarreau, deputato senior

Così l’anno successivo apparve un secondo affresco, questa volta raffigurante l’Uguaglianza, vicino al municipio. Per illustrarlo, l’artista si è ispirato ad una fotografia reale di una classe della scuola del villaggio.

“Uguaglianza” ©Marine SORIEUL

Vediamo l’insegnante che tiene una lezione su uno dei famosi dipinti di Claude Monet. È più precisamente di pari opportunità grazie alla Scuola che si parla in questo affresco.

Fraternità

L’ultimo affresco della trilogia repubblicana è stato realizzato sulla parete del vecchio arsenale di Sainte-Marguerite-de-l’Altel nel 2018. Si tratta della riproduzione di un’opera di Maurice de Vlaminck che illustra la Fraternità.

Vediamo il susseguirsi delle generazioni con una rappresentazione dell’ex sindaco, poi dell’attuale sindaco e di una bambina.

Di notte tutti gli affreschi sono illuminati contemporaneamente all'illuminazione pubblica
Di notte tutti gli affreschi vengono illuminati contemporaneamente all’illuminazione pubblica. Questo rappresenta la fraternità. ©Gérard Sarreau

Un omaggio alla storia della Francia

Alla trilogia è stato poi aggiunto il “ Galleria delle Repubbliche » dove ciascuno di essi, fino al quinto, è rappresentato da un’immagine chiave ed associato al suo motto e al suo stemma.

La Galleria delle Repubbliche
La Galleria delle Repubbliche ©Marine SORIEUL

Nell’ex comune di Guernanville si trovano altri due giganteschi affreschi repubblicani. Uno si intitola “ Libertà in festa “, l’altro rappresenta “ condivisione del know-how ».

Su quest’ultimo viene messo in risalto il lavoro dei nostri antenati. Illustra le professioni di creatore di zoccoliDi boulangerDi Acquario e di pompieree la loro evoluzione che risulta dalla trasmissione del know-how. Possiamo leggere una citazione di François Mitterrand; “non impariamo nulla con le parole, ma tutto con l’esempio”.

Il piccolo (non così piccolo) ultimo

L’ultimo dipinto aggiunto alla collezione, nel 2024, si trova nel cuore di Sainte-Marguerite-de-l’Altel. Rappresenta una fotografia scattata il giorno della Liberazione del paese.

Il numero del carro armato nell’immagine è in realtà il numero di colui che ha liberato il nostro villaggio.

Gérard Sarreau

Uno stile diverso per questo che è stato creato da un altro artista locale, il famoso artista di graffiti lirico, Atomik.

L'ultimo affresco rappresenta una fotografia della Liberazione di Sainte-Marguerite-de-l'Altel. È stato creato nel 2024 dall'artista di graffiti Atomik
L’ultimo affresco rappresenta una fotografia della Liberazione di Sainte-Marguerite-de-l’Altel. È stato creato nel 2024 dall’artista di graffiti Atomik ©Marine SORIEUL

Presto un 21° affresco

Oltre ai giganteschi affreschi repubblicani che hanno un ruolo educativo e culturale, possiamo vedere altri dipinti in diversi luoghi della città che indicano, ad esempio, il municipio o rappresentano la pianta del villaggio.

Questi affreschi costituiscono nel corso degli anni la particolarità del borgo, qualcosa di unico nella regione, che invoglia i visitatori di passaggio a fermarsi ad osservare.

A 21e dovrebbe unirsi alla raccolta nel 2025. «Ci incontreremo per scegliere il tema e la location, ma il progetto è in corso», annuncia il sindaco. “Finché ci saranno muri utilizzabili, continueremo”, aggiunge Gérard Sarreau.

Un museo a cielo aperto!

Oltre agli affreschi, il villaggio di Lesme mette in risalto il suo patrimonio mobile. Nel tempo, i tesori del borgo rinvenuti sono stati restaurati per essere esposti e affinché ogni residente possa ammirare questo patrimonio e conoscere la storia del proprio borgo.
È il caso delle pompe antincendio dei due centri storici, risalenti al XIX secolo, che sono esposte nei paesi. Ma anche il carro funebre, rinvenuto in un palazzo del paese e completamente restaurato, senza mancare un pezzo, nemmeno il berretto “PF” ricamato. L’auto è guidata anche da Papillon, un cavallo che porta il vero nome del cavallo dell’epoca.
Nel villaggio di Sainte-Marguerite-de-l’Autel, i visitatori potranno anche scoprire il cannone Lesme. Così è esposto il 90% del patrimonio mobile di Lesme.

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