un eco-distretto pionieristico di 35 unità abitative a Saint-Hilaire-de-Brethmas

un eco-distretto pionieristico di 35 unità abitative a Saint-Hilaire-de-Brethmas
un eco-distretto pionieristico di 35 unità abitative a Saint-Hilaire-de-Brethmas
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Un eco-quartiere pionieristico di 35 unità abitative sarà creato a Saint-Hilaire-de-Brethmas, nel Gard.

Dopo più di un anno e mezzo di incubazione e Sovvenzione “Francia 2030” di 300.000 euroil comune di Saint-Hilaire-de-Brethmas può essere orgoglioso di essere stato selezionato nell’ambito di “Francia 2030” e del suo programma “Dimostratore di città sostenibile” per la fase di attuazione del suo progetto di eco-quartiere “La Diane” nella frazione di Jasse de Bernard.

“La Diane” nella frazione di La Jasse de Bernard

“Questo progetto, sostenuto dal Comune, non avrebbe potuto essere certificato senza la gestione del GIE SPL30-Segard del Dipartimento del Gard, ma anche il forte coinvolgimento di diversi attori, sia finanziari come Banque Des Territoires e Alès Agglomération, politici con le Cévennes, professionisti urbanisti, architetti, studi di progettazione, professionisti del legno, della paglia isolante e della terra cruda, scuola delle miniere, CFA per l’edilizia »elenco Jean-Michel Perret, sindaco di Saint-Hilaire de -Brethmas.

Linda Mansouri / InfoOccitanie. Jean-Michel Perret, sindaco di Saint-Hilaire-de-Brethmas

11 milioni di euro

Questo progetto ecoquartiere, di circa 35 unità abitative, “in osmosi con il borgo esistente”, con un costo totale stimato in 11 milioni di euro per il suo raggiungimento, riceverà come tale più di 3 milioni di euro in sovvenzioni “Francia 2030”. per costi aggiuntivi legati alla sua “eccellenza ambientale costruttiva” e un contributo comunale di circa 700.000 euro.

“Eccellenza ambientale”

Verranno richiesti altri finanziamenti al fine di aiutare il comune e consentire l’industrializzazione locale nel bacino delle Cévennes di Alès. Questo attraverso i diversi processi utilizzati, la creazione di settori professionali per la realizzazione di futuri alloggi così come la creazione di formazione professionale dedicato ai materiali Eco con l’École des Mines IMT di Alès, nonché il centro di formazione per apprendisti CFA del settore edile a Méjannes-lès-Alès.

Biodiversità, diversità sociale, negozi…

Gli elementi che compongono il progetto urbano sono numerosi: rispetto della biodiversità evitando un settore protetto nell’area di localizzazione, diversità sociale con 25% alloggi sociali familiari e il 25% dell’edilizia sociale dedicata agli anziani, il 50% dell’edilizia libera, la diversità sociale con realizzazione di negozi e di un micro vivaiodensificazione delle abitazioni evitando un effetto di massificazione, parcheggio dei veicoli con terminali elettrici stazione di ricarica all’ingresso del quartiere, realizzazione di una piazza comune oltre ad uno spazio dedicato giardini familiari, realizzazione di un percorso di scoperta della biodiversità nell’area protetta.

Pini del massiccio delle Cévennes, paglia di riso della Camargue…

Il progetto costruttivo si basa su a cornice in legno di pino marittimo del massiccio delle Cévennesuna busta esterna basata su Pannelli in paglia di riso della Camarguepareti interne in mattoni di terra cruda compressa, edifici in R+2 o R+3 a seconda della pendenza del terreno. Il riscaldamento e l’aria condizionata saranno forniti da energia geotermica, NB, autoconsumo elettrico collettivo da pannelli fotovoltaici.

“La transizione verso l’edilizia abitativa è del tutto possibile”

“La squadra comunale desidera dimostrare che la transizione verso l’edilizia abitativa è del tutto possibile mettendo in atto tutti gli strumenti che ne consentano l’accesso a un costo economico accessibile attraverso la creazione di filiere di approvvigionamento dei materiali e l’industrializzazione di diversi processi nonché la formazione di diversi attori, siano essi ingegneri o lavoratori edili. La transizione essenziale nel settore abitativo deve essere effettuata attraverso alloggi desiderabili e finanziariamente accessibili, limitando al tempo stesso l’artificializzazione e rispettando la biodiversità”conclude il consigliere.

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