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Novità editoriali
Pubblicato il
2 dicembre 2024 alle 5:06
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L’esposizione al fumo di sigaretta è associata a molte malattie respiratorie. E secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista dell’American Society for Microbiology, questo fumo sconvolge anche la composizione del microbiota intestinale e dell’orofaringe, peggiorando così la gravità dell’influenza.
Secondo diversi studi essere fumatori aumenta il rischio di contrarre l’influenza, rispetto ai non fumatori. Ma i rischi per la salute non finiscono qui perché, secondo un team svizzero, le sigarette peggiorano i sintomi dell’influenza. E questo, in particolare attraverso il microbiota intestinale!
Topi infettati dall’influenza
Ricercatori dell’Università di Berna hanno infatti dimostrato che l’esposizione cronica al fumo altera significativamente le comunità microbiche presenti nell’intestino e nell’orofaringe (regione che riunisce palato molle, pareti della gola, tonsille e parte posteriore della lingua) nei topi.
Per arrivare a questa conclusione gli scienziati hanno utilizzato un approccio innovativo: trasferire il microbiota da topi esposti al fumo di sigaretta a topi axenici, ovvero completamente privi di microbi. Questi ultimi sono stati poi infettati dal virus dell’influenza A.
Il fumo aumenta la vulnerabilità alle infezioni respiratorie
I risultati sono eloquenti: i topi che hanno ricevuto il microbiota infetto hanno sviluppato sintomi più gravi, caratterizzati in particolare da una maggiore perdita di peso.
L’infezione virale ha portato anche a cambiamenti nella composizione del microbiota orofaringeo, in particolare una settimana dopo l’infezione.
“Non è solo il fumo in sé ad avere un impatto sulle malattie respiratorie”, spiega il professor Markus Hilty, autore principale dello studio. “I nostri dati suggeriscono che anche la distruzione del microbiota indotta dalle sigarette svolge un ruolo importante nello sviluppo e nella gravità delle infezioni respiratorie. »
Una scoperta che apre nuove prospettive nella comprensione dei meccanismi attraverso i quali il fumo aumenta la vulnerabilità alle infezioni respiratorie. Sottolinea inoltre l’importanza di considerare i disturbi del microbiota come un fattore di rischio per le complicanze dell’influenza.
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