Avvicinarsi il più possibile alle popolazioni lontane dall’assistenza sanitaria: l’ambizione del Carrétou de la Santé

Avvicinarsi il più possibile alle popolazioni lontane dall’assistenza sanitaria: l’ambizione del Carrétou de la Santé
Avvicinarsi il più possibile alle popolazioni lontane dall’assistenza sanitaria: l’ambizione del Carrétou de la Santé
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Il Carrétou de la Santé offrirà uno spazio per colloqui individuali per sostenere la mobilità verso i servizi di cura e gli operatori sanitari.

Promuovere la salute tenendo conto delle specificità del mondo rurale caratterizzato dalla carenza di professionisti e dall’isolamento sia geografico che sociale. Questo per quanto riguarda l’affermazione del nuovo sistema lanciato un mese fa nel territorio del parco naturale regionale dei Grands Causses: il Carrétou de la Santé.

Modellato sul contratto sanitario locale (CLS) che mira, tra l’altro, a ridurre le disuguaglianze sociali, territoriali e ambientali in materia di salute, questo “Carrétou” mobile sarà utilizzato in particolare nei villaggi e nelle frazioni meno serviti. Combinando così un approccio “bring-towards” con un approccio “go-towards” che consiste, ricorda il PNR, “rilocalizzare temporaneamente servizi, attività e supporto il più vicino possibile al pubblico isolato”.

Attualmente sperimentale – una prima valutazione è prevista per settembre 2026 – questo sistema riunisce una ventina di partner che potranno intervenire in tre aree prioritarie legate alla salute mentale, alla sensibilizzazione sui problemi di salute o alla prevenzione.

Nel 2023, l’Agenzia sanitaria regionale (ARS) e le comunità dei comuni del Sud Aveyron hanno affidato il Contratto sanitario locale (CLS) al Parco naturale regionale dei Grands Causses.

Una fitta rete tra diverse strutture associative e sanitarie che rende l’iniziativa unica anche a favore della sua efficacia. “Conoscere bene gli stakeholder locali e lavorare bene insieme è anche la forza del Parc e del Carretouconferma Emmanuelle Gazel. Perché non basta mettere un veicolo nella piazza di un villaggio perché funzioni, è tutto il lavoro di rete che lo renderà possibile.”

Porta gli attori nel cuore del villaggio

Per definizione, il Carrétou potrà contare su una rete composta da 93 “referenti sanitari” – eletti, persone fisiche, presidenti di associazioni – reclutati negli otto comuni del PNR per rafforzare sempre più questa rete a beneficio dei quelli dimenticati nel viaggio della cura.

Capace di irrigare i deserti medici cercando di colmare le lacune nell’offerta di cure nelle zone rurali, conferma Philippe Poulet, responsabile del coordinamento delle politiche territoriali dell’Agenzia regionale della sanità (ARS), il sistema risponde finalmente ai problemi della mobilità.

Fattore di isolamento, trasporto forse “un freno all’attrattività territoriale ma anche un forte fattore di vulnerabilità economica e sociale (la mobilità rappresenta fino a 1/3 del budget per i nuclei lontani”convalida il PNR.

Emblema di questa Francia periferica, i trasporti e più nello specifico l’auto, rappresentano nel territorio rurale dei Grands Causses, la prima fonte di consumo energetico – 41% contro il 35% su scala nazionale. “Il Carrétou de la santé permette quindi di raggiungere i più lontani, conclude Lucie Bousquet, responsabile del PNR del contratto sanitario locale (CLS) il cui obiettivo è quello di “ridurre le disuguaglianze sanitarie sociali, ambientali e geografiche”.

Un camion che fornisce accesso alle cure e alla mobilità

Il Carrétou de la Santé fa parte di un approccio di mobilità inversa (andata e ritorno). Concretamente, il servizio consiste nel portare il più vicino possibile gli operatori coinvolti nella prevenzione, nello screening e nella cura ai residenti geograficamente isolati con un veicolo in viaggio. Il Carrétou ha due ruoli: sia quello di strumento di coesione sociale verso azioni collettive di prevenzione, screening e promozione della salute, ma anche quello di camion che fornisce accesso alle cure e alla mobilità. In quanto tale, offrirà uno spazio per colloqui individuali per sostenere la mobilità verso i servizi di cura e gli operatori sanitari.

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