DIn un comunicato stampa, il Ministero della Sanità e della Protezione Sociale indica che quest’anno il Marocco ha scelto di commemorare questa giornata mondiale con lo slogan “Per un Marocco senza AIDS, senza infezioni sessualmente trasmissibili, senza epatite virale e senza tubercolosi” entro il 2030 ‘.
In occasione di questo incontro, al quale hanno partecipato il Wali della regione di Souss-Massa, il governatore della prefettura di Agadir Ida-Outanane, i governatori delle province e delle prefetture della regione, il presidente del Consiglio della regione, rappresentanti dei dipartimenti ministeriali, delle istituzioni pubbliche, degli organismi professionali pubblici e privati nonché dei rappresentanti della società civile, è stata firmata una carta di impegni tra il Ministero della Salute e della Protezione Sociale, la Wilaya della Regione Souss-Massa e il Consiglio Regionale oltre ad altri partner istituzionali e attori della società civile.
Secondo questo accordo, le parti si impegnano a condividere competenze e buone pratiche per debellare l’HIV, le infezioni sessualmente trasmissibili, l’epatite virale e la tubercolosi entro il 2030 nella regione di Souss-Massa, si legge nel comunicato stampa. Questa Carta mira inoltre a ridurre almeno del 90% le nuove infezioni legate all’HIV e alle malattie sessualmente trasmissibili, a ridurre almeno del 65% la mortalità legata all’epatite virale, nonché a ridurre del 65% il tasso di mortalità dovuta alla tubercolosi e alle sue malattie tasso di incidenza del 35%.
Questo incontro, prosegue il ministero, rientra nella strategia nazionale integrata per combattere l’AIDS, l’epatite virale e le infezioni sessualmente trasmissibili per il periodo 2024-2030.
Questa strategia mira a eliminare l’epidemia di HIV in Marocco, come problema di salute pubblica entro il 2030, in conformità con gli obiettivi di sviluppo sostenibile e secondo un approccio partecipativo volto ad eliminare tutti i determinanti di queste malattie, siano essi sanitari, sociali o economici. , in collaborazione con organizzazioni della società civile e istituzioni governative, nonché con partner locali e internazionali.
Secondo i dati del Programma nazionale contro l’HIV, finora sono stati registrati più di 23.000 casi. Tra questi, il 78% delle persone interessate è informato del proprio stato sierologico, il 94% riceve un trattamento adeguato e il 94% ha una carica virale non rilevabile.
L’accesso ai test e ai servizi di cura per l’HIV è gratuito all’interno delle strutture del Ministero della Salute e della Protezione Sociale, nel rispetto dell’equità e dei diritti umani delle persone che vivono con l’HIV, conclude la stessa fonte.
(con MAPPA)