Nel 2023, quasi 170.000 autotest per l’HIV saranno venduti nelle farmacie francesi. Ma solo il 38% delle farmacie pensa di regalare agli acquirenti di questi test una scatola DASTRI gialla per eliminare il pungidito, secondo il barometro IFOP-DASTRI 2024.
Se la percentuale di farmacisti che dichiara di vendere autotest per l’HIV è relativamente stabile (53% nel 2024 contro 52% nel 2023 e 51% nel 2022), questa proporzione differisce notevolmente a seconda del territorio. È il caso dell’81% dei farmacisti che operano nell’Île-de-France, del 47% dei farmacisti della provincia e solo del 30% dei farmacisti all’estero, rivela il barometro IFOP-DASTRI 2024.
Inoltre, i farmacisti che vendono questi autotest HIV, che includono un dispositivo pungidito, non pensano abbastanza a dare una scatola gialla a chi li acquista. Solo il 38% delle farmacie, infatti, ci ha pensato. “Paradossalmente è proprio all’estero, dove la vendita di autotest è meno diffusa, che la pratica di prevenzione – fornire gratuitamente all’utente al momento dell’acquisto una scatola DASTRI gialla in modo che possa riporre il pungidito dopo l’uso – è meglio osservata da farmacisti: il 69% dei farmacisti con sede all’estero regala una scatola DASTRI all’utente quando vende gli autotest HIV. In questo caso, solo il 42% si trova nell’Île-de-France, regione in cui la vendita di autotest riguarda l’81% delle farmacie e il 36% in provincia.precisa l’eco-organizzazione DASTRI. Chi non lo fa dichiara “non ci avevo pensato”. Al contrario, i farmacisti che offrono una scatola gialla con l’autotest notano un’ottima accettazione da parte degli utenti: il 95%, o quasi, e un punteggio molto coerente da un territorio all’altro, accettano la scatola offerta.
Per gli acquirenti del test HIV a cui è stata consegnata una casella gialla, non sempre viene adottata la corretta azione di smistamento. Infatti, solo il 58% riconsegna il pungidito in farmacia nella scatola, mentre il 36% getta il pungidito nella scatola ma poi lo getta nella spazzatura; Il 6% non utilizza la scatola ma, in questo caso, una quota significativa (42%) porta comunque il pungidito in farmacia.
Per quanto riguarda gli acquirenti che non hanno ricevuto la scatola (52% del campione), il 58% si è comunque sforzato di restituire il pungidito in farmacia; Il 42% lo smaltisce con i rifiuti domestici o lo getta via con i materiali riciclabili. In totale, nel 2024, il 60,5% dei pungidito viene segnalato in farmacia (+3,5 punti rispetto al 2023)
“I risultati dello studio mostrano tuttavia che gli utenti sono consapevoli del rischio a cui va incontro il personale addetto alla raccolta differenziata, poiché alcuni si sforzano di restituire il dispositivo pungidito in farmacia anche se non hanno ricevuto un contenitore adeguato, sottolinea Laurence Bouret, delegato generale del DASTRI. Il nostro sforzo di sensibilizzazione deve quindi concentrarsi principalmente sui farmacisti, per incoraggiarli a essere più proattivi in questo settore, in particolare in Île-de-France. Il punteggio ottenuto dai farmacisti esteri dimostra che è possibile fare meglio! »