Allo stesso modo, diversi studi hanno evidenziato i benefici dell’attività fisica sulla capacità cardiorespiratoria ma anche metabolica dei pazienti. E non a caso, a quest’ultimo livello, l’infezione da HIV appare fortemente associata ad una modificazione del profilo lipidico, caratterizzata in particolare dalla lipodistrofia. Ciò corrisponde ad una distribuzione anomala delle masse adipose nell’organismo. Se praticata con regolarità, l’attività fisica avrà quindi l’effetto di ridurre il livello dei grassi (massa grassa, grassi viscerali, ecc.) e quindi il rischio cardiovascolare dei pazienti sieropositivi e dei malati di AIDS.
Per migliorare la qualità della vita
Oltre a ciò, lo sport e l’attività fisica costituiscono anche difese molto efficaci contro la fatica e l’ansia. La ricerca ha anche dimostrato che possono migliorare la fiducia in se stessi delle persone sieropositive. Abbastanza per migliorare notevolmente, in generale, la qualità della vita dei pazienti, che troveranno in queste attività tante opportunità per uscire di casa, prendere una boccata d’aria e mantenere i legami sociali.
Per supporto supervisionato
Resta il fatto che in presenza di una malattia cronica a lungo termine (ALD) come l’HIV/AIDS, l’ideale resta praticare queste attività fisiche e sportive in un ambiente adeguato, ad esempio con insegnanti di attività fisica adattata (APA). Dietro consiglio medico o anche prescrizione medica, sapranno dosare il follow-up, a seconda dello stato di salute del paziente. Quindi, se sei preoccupato, non esitare a contattare il tuo medico o, se necessario, il centro sanitario sportivo più vicino a te. Attualmente ce ne sono 586 in Francia.
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Fonte: Destinazione Santé
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