L’ESSENZIALE
- Uno studio ha dimostrato che benralizumab, un anticorpo monoclonale, è più efficace del trattamento steroideo standard per gli attacchi di asma e le gravi riacutizzazioni della BPCO.
- Somministrata durante gli attacchi, questa iniezione riduce la necessità di trattamenti successivi del 30% e migliora i sintomi respiratori e la qualità della vita dei pazienti.
- Mirando all’infiammazione causata dagli eosinofili, offre un’alternativa promettente agli steroidi, che causano gravi effetti collaterali.
Si tratta di un importante progresso medico che potrebbe trasformare il trattamento degli attacchi di asma e della broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Un’iniezione mirata, testata in uno studio clinico dai ricercatori del King’s College di Londra, si è rivelata più efficace degli attuali trattamenti che utilizzano compresse di steroidi, riducendo del 30% la necessità di trattamenti aggiuntivi per queste patologie respiratorie. Spiegazioni.
Miglioramento dei sintomi degli attacchi di asma e della BPCO
Respiro sibilante, costrizione toracica, tosse… Gli attacchi d’asma e le riacutizzazioni della BPCO non solo sono debilitanti ma possono anche essere fatali: ogni giorno nel Regno Unito uccidono quattro persone con asma e altre 85 con BPCO. Inoltre sono molto diffusi: in questo Paese si verifica un attacco d’asma ogni dieci secondi.
Le epidemie gravi, chiamate riacutizzazioni, sono spesso causate da infiammazioni dovute a una sovrapproduzione di alcuni globuli bianchi, gli eosinofili. Rappresentano fino al 50% degli attacchi di asma e il 30% delle riacutizzazioni della BPCO. Sfortunatamente, i trattamenti attuali, inclusi gli steroidi come il prednisolone, sebbene efficaci, possono causare gravi effetti collaterali, come il diabete o l’osteoporosi. Senza contare che spesso non riescono a prevenire recidive o ricoveri.
Secondo il nuovo studio, pubblicato su La medicina respiratoria Lancetla soluzione potrebbe arrivare da benralizumab, un anticorpo monoclonale già utilizzato per trattare l’asma grave e che prende di mira direttamente gli eosinofili. In uno studio clinico, questo farmaco è stato somministrato con una singola iniezione a 158 pazienti durante le loro crisi convulsive gravi. Risultato: in soli 28 giorni i sintomi respiratori sono migliorati significativamente e dopo 90 giorni il numero di fallimenti terapeutici è stato quattro volte inferiore a quello osservato nei pazienti che hanno ricevuto il trattamento standard.
Un trattamento più efficace degli steroidi
“Benralizumab rappresenta un importante passo avanti. Questo trattamento mirato agisce sui pazienti ad alto rischio, offrendo un’alternativa più efficace agli steroidi”riassumono i ricercatori in un comunicato stampa. Lo studio ha inoltre evidenziato un miglioramento della qualità della vita dei pazienti, una riduzione delle consultazioni mediche e dei ricoveri ospedalieri e una sicurezza paragonabile ai trattamenti esistenti. Benralizumab, somministrato in urgenza a domicilio o in ospedale, potrebbe così trasformare la gestione degli attacchi più gravi di asma e BPCO, “immutato dal 20e secolo”in un momento in cui queste malattie respiratorie causano ogni anno milioni di morti in tutto il mondo.
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