Sono stati organizzati sei primi tour sperimentali sul territorio della Comunità Professionale Territoriale di Salute del Sud Aveyron (CPTS) con data finale a Millau questo venerdì 29 novembre. L’occasione per fare il punto.
Nel 2023, l’Agenzia sanitaria regionale (ARS) e le comunità dei comuni dell’Aveyron meridionale hanno affidato la gestione del Contratto sanitario locale (CLS) al Parco naturale regionale dei Grands Causses. Questo CLS, che si estende dal 2024 al 2029, si basa su quattro assi: salute ambientale, salute mentale, accesso alle cure e alla mobilità, promozione e prevenzione della salute.
È a cavallo di questi ultimi due assi che nasce il Carrétou de la santé. Nel giugno 2023 il Parco si è candidato al bando TIMS (Territorio Inclusione Mobilità Sobrietà). Mira a distribuire soluzioni di eco-mobilità e solidarietà alle popolazioni lontane dai servizi. Già la diagnosi CLS e il comitato sanitario dei cittadini avevano evidenziato la mobilità come questione di accesso alla salute, con la volontà di sviluppare “andare verso”.
Dopo Séverac, Saint-Georges-de-Luzençon, Saint-Affrique, Camarès e Coupiac, il Carrétou de la santé ha appena concluso questo venerdì 29 novembre la sua prima tournée sperimentale a Millau, al mercato mattutino e davanti al circolo dell’amicizia nel pomeriggio.
Mirato agli over 60
Situato sulla Place des Halles, tra il pollaio e il rosticcere, il Carrétou de la santé incuriosisce i passanti. Lucie Bousquet, coordinatrice CLS, Cassandre, consulente per l’eco-mobilità inclusiva sono presenti in tutti i tour. Quel giorno, Laurie per l’Info Point Anziani, Léa per Altriane e Marie-Laure, infermiera privata a Séverac, si incontrano per un obiettivo comune: “sensibilizzare l’opinione pubblica”.
“Ogni volta è uno staff diversospiega Lucie Bousquet. In totale hanno aderito al sistema una quarantina di partner. Nel mese di novembre il tour si è concentrato sul tema della vulnerabilità delle persone sopra i 60 anni. Il personale doveva essere formato secondo il sistema Icop, un programma dell’OMS gestito dalla gerontopôle di Tolosa in collaborazione con l’ARS.”
Il furgone, decorato con i colori Carrétou, all’interno sembra un camper. Due panche si fronteggiano, separate da un tavolo e uno spazio di contenimento ricopre le pareti. “Questo primo tour dovrebbe permetterci di definire le necessità di dotarlo di piccole attrezzature”precisiamo.
Lì, i volontari hanno risposto a un colloquio di 30 minuti per testare le loro capacità. Se non viene rilevata alcuna situazione preoccupante, dopo sei mesi deve essere effettuata una nuova valutazione. Altrimenti il trattamento viene organizzato con il medico curante.
Altre date a venire
Fino a settembre 2026 dovranno essere programmate due visite al mese. Uno è individuale con valutazioni dedicate come il prossimo previsto per Rougier con valutazioni ottiche – e l’altro è collettivo attraverso laboratori di gruppo sui temi dell’attività fisica, dell’alimentazione, della salute mentale e del benessere -essere quotidiano.
“C’è questa voglia di andare verso, privilegiando le aree rurali ma con l’aspetto mobilità vogliamo anche tendere a portarla verso”insiste Lucie Bousquet. Oltre a orientarsi verso le piattaforme digitali e i giusti contatti, nel 2025 occorre lanciare il trasporto a richiesta sotto forma di carpooling solidale, proprio come il car sharing tra privati.