Sanità pubblica: 844 casi di gastroenterite registrati in una settimana

Sanità pubblica: 844 casi di gastroenterite registrati in una settimana
Sanità pubblica: 844 casi di gastroenterite registrati in una settimana
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Dal 18 al 24 novembre 2024 il Ministero della Salute ha registrato 844 casi di gastroenterite. Una cifra leggermente superiore rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando si registrarono circa 800 casi. Questa condizione, sebbene generalmente benigna, può causare gravi complicazioni se non trattata correttamente. I sintomi più comuni includono vomito frequente, diarrea (spesso più di tre volte al giorno), dolore addominale di tipo colico e talvolta febbre.

Chiunque manifesti questi sintomi dovrebbe consultare immediatamente un medico. “La gastroenterite può essere facilmente curata se trattata rapidamente. È importante essere esaminati”, afferma il dottor Fazil Khodabaccus del Ministero della Salute. Quest’ultimo invita a vigilare di fronte al dilagare delle gastroenteriti, ricordando che le categorie più a rischio sono i bambini, gli anziani e le persone immunocompromesse.

Oltre al recente passaggio del ciclone Bekhi, questo aumento dei casi è attribuito anche alle alte temperature, creando così le condizioni ideali per la proliferazione degli agenti patogeni responsabili della gastroenterite. Questi batteri e virus si trasmettono principalmente per via oro-fecale, spesso attraverso acqua contaminata o alimenti scarsamente preparati. “L’acqua è un importante vettore di trasmissione in questo tipo di infezione. È fondamentale far bollire l’acqua prima di consumarla per evitare qualsiasi contaminazione”, sottolinea il nostro interlocutore.

Il Ministero della Salute raccomanda inoltre una maggiore vigilanza nella preparazione dei pasti. “Il cibo deve essere cucinato con cura e maneggiato in condizioni igieniche rigorose. Frutta e verdura devono essere lavate bene prima di essere consumate, e i pasti devono essere protetti dagli insetti, che possono anche trasportare germi», aggiunge il nostro interlocutore.

Reidratazione, una priorità

La grave disidratazione rimane uno dei principali rischi associati a questa malattia. Ecco perché quando viene diagnosticato un caso di gastroenterite si dà priorità alla reidratazione. “La gastroenterite può sembrare banale, ma può avere conseguenze gravi se l’idratazione non viene seguita correttamente. È essenziale che le persone che soffrono di forte diarrea e vomito si reidratino per prevenire gravi complicazioni, soprattutto per i bambini e gli anziani”, afferma il dottor Fazil Khodabaccus.

Raccomanda l’uso di soluzioni di reidratazione orale (siero), disponibili in tutti i centri sanitari. Queste soluzioni aiutano a sostituire i liquidi e gli elettroliti persi. Sono particolarmente efficaci nel prevenire la disidratazione. “Puoi prepararlo e berlo durante la giornata per evitare la disidratazione”, consiglia.

Azioni di prevenzione da adottare

Per prevenire la diffusione della gastroenterite, è essenziale seguire diverse misure precauzionali. Questi sono:

  • Far bollire l’acqua: è fondamentale far bollire l’acqua prima di consumarla, anche per preparare bevande. In caso di dubbi sulla qualità dell’acqua è meglio non correre rischi.
  • Lavarsi regolarmente le mani: lavarsi le mani è un’azione semplice ma essenziale per prevenire la trasmissione di infezioni. Si consiglia di lavarsi le mani dopo aver usato il bagno, prima di preparare i pasti e prima di mangiare.
  • Preparazione dei pasti: i pasti devono essere preparati con prodotti freschi e cucinati correttamente. Frutta e verdura devono essere lavate accuratamente per rimuovere ogni traccia di contaminanti. È anche importante coprire i pasti per evitare l’esposizione agli insetti.
  • Evitare cibi e bevande discutibili: non è consigliabile consumare cibi provenienti da fonti non verificate o in condizioni igieniche discutibili, soprattutto nei mercati all’aperto o nelle bancarelle di cibo.

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