Ecco i 3 frutti da non consumare più secondo 60 milioni di consumatori “Sono pieni di pesticidi…

Ecco i 3 frutti da non consumare più secondo 60 milioni di consumatori “Sono pieni di pesticidi…
Ecco i 3 frutti da non consumare più secondo 60 milioni di consumatori “Sono pieni di pesticidi…
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Frutta e verdura sono fondamentali per una dieta equilibrata, ma possono veicolare anche sostanze indesiderate. Una recente indagine ha rivelato che diversi tipi di frutta contengono residui di PFAS, composti perfluorurati problematici soprannominati “inquinanti eterni”. Ecco una panoramica dei frutti a cui prestare attenzione e del motivo per cui è fondamentale scegliere il biologico.

Comprendere i PFAS: inquinanti perenni nel nostro cibo

Cosa sono i PFAS?

IL PFAS, o sostanze perfluorurate, riuniscono una vasta famiglia di composti chimici utilizzati da decenni. Sono resistenti al degrado, da qui il loro soprannome di “inquinanti eterni”. Queste sostanze persistono nell’ambiente e si accumulano negli organismi viventi.

L’impatto sulla salute

Se ingerito regolarmente, PFAS può avere vari effetti negativi sulla salute umana, disturbi ormonalidelle problemi al fegato e uno aumento del rischio di alcuni tumori. Sebbene i residui presenti nella frutta spesso raggiungano i limiti massimi consentiti, l’effetto cumulativo di queste sostanze rimane preoccupante.

I frutti più contaminati nel 2024

I 3 migliori frutti da evitare nella dieta convenzionale

Secondo l’indagine recentemente pubblicata, tre frutti si distinguono per l’elevata contaminazione da PFAS se coltivato in agricoltura convenzionale:

  • Le fragole : Il 37% dei campioni presenta tracce di PFAS.
  • Pesche : Il 35% dei frutti analizzati contiene questi composti indesiderati.
  • Albicocche: Il 31% presenta anche residui di PFAS.

Perché questa contaminazione è preoccupante?

Non solo questi frutti mostrano livelli preoccupanti di contaminanti, ma vengono anche trovati frequentemente “dalle tre alle quattro” diversi tipi di PFAS. Questa diversità aumenta potenzialmente i rischi associati « effetto cocktail »termine che designa gli impatti cumulativi e sinergici di più sostanze chimiche presenti contemporaneamente in un alimento.

Soluzioni per ridurre l’esposizione ai pesticidi

Privilegiare i prodotti biologici

Acquista frutta daAgricoltura biologica rimane una delle migliori opzioni per ridurre al minimo l’ingestione di PFAS. Severi standard biologici vietano l’uso di molti pesticidi sintetici, riducendo così considerevolmente la presenza di contaminanti.

Lavare e sbucciare bene la frutta

Anche se questo accorgimento non riuscirà mai ad eliminare completamente i residui di pesticidi lavare la frutta in acqua fredda e il sbucciare può ridurre la quantità di sostanze indesiderate ingerite. Usa una spazzola morbida per pulire la superficie del frutto prima di mangiarlo.

Varietà e diversificazione

Diversificando il consumo di frutta riduci il rischio di esporre troppo frequentemente il tuo corpo agli stessi contaminanti. Alternare diversi tipi di frutta e preferire quelli noti per essere meno contaminati dai pesticidi.

Il futuro del nostro cibo

Verso norme più severe?

Con i tassi di contaminazione in aumento in modo significativo, diventa fondamentale rafforzare le normative riguardanti l’uso di PFAS e altri pesticidi. Le autorità potrebbero essere obbligate a imporre limiti più severi e monitorare maggiormente i prodotti alimentari.

Il ruolo del consumatore

I consumatori svolgono un ruolo chiave nel promuovere pratiche agricole più sicure e sostenibili. Scegliendo prodotti biologici e chiedendo maggiore trasparenza, possono incoraggiare i produttori ad adottare metodi più responsabili.

Contaminazione della frutta da parte di PFAS rappresenta una sfida per la salute pubblica e l’ambiente. Sebbene i livelli attuali soddisfino gli standard legali, l’effetto cocktail e la persistenza di queste sostanze rappresentano un grosso problema. Favorisci il frutta biologicaBENE Lavanda e sbucciare prodotti convenzionali e variare la dieta sono tutte strategie per ridurre l’esposizione a questi contaminanti. Passando a più pratiche agricole beni durevoli e un regolamentazione più rigorosatuteliamo non solo la nostra salute, ma anche quella delle generazioni future.

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