Far avanzare la ricerca durante le Olimpiadi. Sul ponte dei Giochi sarà presente l’Unità di intervento biologico d’emergenza (Cibu) dell’unità di ricerca e competenza “Ambiente e rischi infettivi” dell’Istituto Pasteur di Parigi. Oltre ad analizzare i campioni sospetti, installeranno anche una macchina per assorbire l’aria ambiente in otto luoghi pubblici chiusi situati vicino ai siti olimpici per ricercare l’eventuale presenza di virus e batteri. Una prima in Francia, rivela Il parigino Giovedì 27 giugno 2024.
Spugne che catturano particelle
“Il dispositivo raccoglierà tutti i microrganismi che potrebbero circolare nell’aria, poi potremo ricercare fino a cinquanta virus e batteri”, ha precisato Jessica Vanhomwegen, direttrice del dipartimento di identificazione virale della Pasteur. Bar e ristoranti saranno quindi dotati di questi “campionatori” AerosolSense, prodotti dall’azienda specializzata Thermo Fisher. Per sei settimane funzioneranno per almeno due ore di fila.
La macchina è dotata di una sorta di spugna in grado di catturare le particelle sospese nell’aria. In laboratorio viene poi drenato con un liquido neutro in modo da far emergere eventuali virus e batteri e identificarli con estrema precisione.
Limitare il rischio epidemico
Lo scopo dell’installazione di queste macchine è quello di rilevare il più rapidamente possibile l’introduzione di un agente patogeno solitamente inesistente in Francia o la presenza di livelli di contaminazione particolarmente elevati. Ciò dovrebbe consentire di limitare il rischio di un’epidemia durante questo evento globale.
I 27 membri dell’unità saranno anche molto richiesti per effettuare l’analisi di campioni umani inviati da laboratori o ospedali, per confermare o meno qualsiasi caso di malattia molto rara.