Gli indicatori legati alla bronchiolite sono in aumento, avverte mercoledì la sanità pubblica francese. I dati sono simili a quelli osservati nello stesso periodo prima della pandemia di Covid-19.
La Sanità Pubblica francese è categorica: tutti gli indicatori sindromici legati alla bronchiolite sono in aumento, indica l’agenzia sanitaria nel suo bollettino pubblicato mercoledì 20 novembre.
Le regioni più colpite sono Île-de-France, Hauts-de-France, Guyana, Guadalupa e Martinica, classificate “in fase epidemica”. Inoltre, “sette regioni sono in fase pre-epidemica in Francia”. Si tratta di Auvergne-Rhône-Alpes, Bretagna, Centro-Valle della Loira, Grand Est, Normandia, Nouvelle-Aquitaine e Provenza-Alpi-Costa Azzurra.
Influenza al “livello base”, tranne in Île-de-France e Réunion
“Gli indicatori sindromici legati alla bronchiolite sono in aumento nelle città e negli ospedali, a livelli inferiori a quelli osservati nei tre anni precedenti lo stesso periodo”, scrive Public Health France.
“L’attuale dinamica appare simile a quella osservata nello stesso periodo durante le stagioni pre-pandemia”, continuano. I casi di bronchiolite sono stati rari nel 2020-2021, in un contesto segnato da diversi confinamenti.
“Altri virus che potrebbero indurre bronchiolite continuano a circolare attualmente in Francia”, avverte Public Health France, citando rinovirus ed enterovirus.
Per quanto riguarda l’influenza, Sanità pubblica francese indica che “tutti gli indicatori sono ancora al livello di base in tutte le regioni ad eccezione dell’Île-de-France che è entrata nella fase pre-epidemia questa settimana e della Riunione in quella post-epidemia” dalla settimana scorsa.
«L’adozione di gesti barriera resta essenziale per proteggersi da tutte le malattie invernali», ricorda l’agenzia sanitaria.