La sigaretta elettronica o vaping potrebbe essere un’opzione scelta dagli oltre 125.000 iscritti al No Tobacco Month, la sfida lanciata ogni anno a novembre dalle autorità sanitarie per aiutare i fumatori a smettere di fumare. Ma lo svapo è preferibile a lungo termine?
Per smettere completamente di fumare, il Ministero della Salute consiglia innanzitutto di rivolgersi a un operatore sanitario e di utilizzare sostituti della nicotina, dispositivi medici rimborsati dalla Previdenza Sociale. “I dati attualmente disponibili non sono conclusivi per quanto riguarda l’efficacia dei prodotti dello svapo come strumento per smettere di fumare rispetto ai trattamenti validati disponibili”, ricorda.
Il rischio di mantenere l’assuefazione al gesto
La sigaretta elettronica o il puff, prodotti venduti liberamente, possono comunque essere preferiti per non stravolgere troppo le proprie abitudini. Invece di fumare una sigaretta dopo pranzo, il fumatore svapa. Un modo per soddisfare il proprio bisogno psicologico o emotivo di fumare.
Il vantaggio di sostituire le sigarette con quelle elettroniche è quello di ridurre l’esposizione a molte sostanze tossiche e cancerogene presenti nel fumo di tabacco, come il monossido di carbonio e il “catrame”. La nicotina contenuta in alcuni prodotti può anche aiutare a controllare i sintomi di astinenza legati alla dipendenza fisica.
Lo svantaggio, invece, è rimanerne psicologicamente dipendenti. “Mantenere l’abitudine al gesto non è di per sé molto grave, perché non provoca il cancro”, sottolinea Olivier Smadja, specialista del tabacco presso Public Health France. D’altra parte, il rischio è più probabile di riprendere a fumare in seguito. »
“Il beneficio per la salute è molto basso” in caso di consumo misto
Lo svapo è considerato meno pericoloso del tabacco, anche se i suoi effetti sulla salute a lungo termine non sono ancora sufficientemente documentati. “Ma per ridurre i rischi, devi essere un vaper esclusivo e smettere completamente di fumare”, insiste lo specialista del tabacco. Il che non è sempre facile per i fumatori. Ce n’è un certo numero che avrà un consumo misto. »
Per loro “il beneficio per la salute è molto basso, o quasi nullo”, spiega Olivier Samdja, ricordando che anche una sigaretta al giorno è pericolosa.
In un processo di cessazione, i prodotti del vaping possono essere utilizzati da “specifici fumatori e/o gruppi vulnerabili (per co-dipendenza, comorbilità, fattori sociali, ecc.) con forte dipendenza dalla nicotina” , sottolinea il ministero, e in caso di fallimento o scarsa aderenza al trattamento. Il loro utilizzo dovrà poi essere limitato nel tempo.
Si consiglia inoltre ai fumatori di vapore di assicurarsi che i loro prodotti siano conformi alla normativa, in particolare controllando che il livello di nicotina sia inferiore a 20 mg/ml e che l’etichetta contenga informazioni di sicurezza (avviso, pericolo, consigli precauzionali).