Il cancro al polmone, sebbene comune in Francia, rimane il più mortale perché spesso viene diagnosticato in uno stadio avanzato. Il 75% dei casi viene individuato troppo tardi. Sebbene esistano programmi di screening per i tumori del colon-retto, della mammella e della cervice, lo screening sistematico per il cancro del polmone non è ancora diffuso. Questa lacuna viene regolarmente rilevata a seguito di studi che dimostrano i vantaggi della diagnosi precoce. Nel 2022, l’Alta Autorità della Salute (HAS) ha finalmente raccomandato un programma pilota di screening del cancro al polmone, guidato dal National Cancer Institute, con l’obiettivo di generalizzare questo screening negli anni a venire.
Tuttavia, diversi ostacoli ne rallentano l’attuazione
Tra le preoccupazioni c’è quella dei falsi positivi, che potrebbero portare a test o cure non necessarie. Inoltre, ci sono dubbi sulla sicurezza degli scanner utilizzati per lo screening, compreso il rischio di esposizione alle radiazioni e la possibilità di causare altri tumori. Sebbene l’HAS abbia riconosciuto un miglioramento nel rapporto efficacia/sicurezza dello screening negli ultimi anni, alcuni pneumologi ritengono che le misurazioni arrivino troppo tardi per fare una reale differenza nei tassi di sopravvivenza.
Dov’è la ricerca? Quali sono le strade di sensibilizzazione da mettere in atto? È possibile una diagnosi precoce?
Ne parliamo con Marie-Pierre Revelradiologo presso AP-HP, promotore dello studio CASCADE, Norbert Ifrahricercatore, presidente del National Cancer Institute (INCA) e David Planchard oncologo e capo della commissione di patologia toracica del centro Gustave Roussy
La mia vita da paziente Ascolta più tardi
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