perché non sono solo i bambini a dover essere vaccinati per evitare l’ospedale?

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Novità editoriali

Pubblicato il

13 novembre 2024 alle 5:06

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Ogni anno, con l’avvicinarsi della stagione invernale, circola l’RSV, un virus respiratorio altamente contagioso, responsabile di numerose contaminazioni di varia intensità.

Chi sono i più vulnerabili a una forma grave che può portare a bronchiolite con ricovero ospedaliero ? Neonati, ma anche… anziani.

In Francia, durante la stagione 2022-2023, gli over 75 hanno rappresentato il 61% dei ricoveri e il 78% dei decessi legati all’RSV. Perché sì, il virus può causare complicazioni gravi, alcuni dei quali possono portare alla morte. Tra questi: difficoltà respiratoria acuta o addirittura polmonite che richiede il ricorso all’assistenza respiratoria.

Secondo l’ultimo bollettino Sanità Pubblica Francia del 6 novembre, l’Île-de- è attualmente a livello di allerta epidemica, l’Hauts-de-France e la Bretagna a livello pre-epidemico.

Un rischio maggiore per chi?

Il virus può anche aggravare una patologia esistente in persone con patologie cardiache o polmonari o problemi respiratori cronici come la BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva), con un rischio ancora maggiore di ricovero ospedaliero e di morte.

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È stato osservato che, tra i pazienti ricoverati per un’infezione respiratoria legata al VRS, era presente un fattore di comorbilità nel 78,6% dei casi. I rischi di ricovero ospedaliero tra gli anziani affetti da questo tipo di malattia sono 9 volte superiori alla media e i rischi di morte 6 volte superiori.

Due vaccini contro l’RSV

Per far fronte a questa situazione e prevenire il rischio di complicazioni tra gli anziani con l’avvicinarsi dell’inverno, l’Alta Autorità per la Sanità (HAS) raccomanda ora di vaccinarsi con i vaccini Arexvy (gruppo GSK) e Abrysvo (Pfiszer) la cui commercializzazione è stata recentemente autorizzata . Per questo ci si è basati sui dati dei test effettuati, che hanno permesso di osservare una riduzione significativa delle infezioni delle vie respiratorie dopo l’iniezione: 83% in media per Arexvy e dal 67 all’86% per Abrysvo.

Questi due vaccini sono disponibili nelle strutture sanitarie pubbliche e private, nonché nelle farmacie cittadine. Vengono rilasciati rigorosamente su prescrizione medica, ma non sono ancora rimborsati per gli anziani, a differenza dei neonati e delle donne incinte. Richiedono solo una iniezione.

Raccomandazioni

Le raccomandazioni ufficiali? Una vaccinazione per le persone di 75 anni e più, nonché per le persone di 65 anni e più con malattie cardiache o patologie respiratorie croniche.

Sarà il medico curante o altro operatore sanitario a consigliare l’uno o l’altro vaccino. La vaccinazione può assolutamente essere effettuata contemporaneamente a quella contro l’influenza stagionale.

APEI-Notizie. Cecile Desbrun

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