Influenza aviaria: Etienne Breton della Confédération Paysanne du Béarn vuole “difendere l’agricoltura all’aria aperta”

Influenza aviaria: Etienne Breton della Confédération Paysanne du Béarn vuole “difendere l’agricoltura all’aria aperta”
Influenza aviaria: Etienne Breton della Confédération Paysanne du Béarn vuole “difendere l’agricoltura all’aria aperta”
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Etienne Breton della Confédération Paysanne non vuole soltanto decidere di applicare le misure restrittive in vigore da questo fine settimana per combattere l’influenza aviaria, con il confinamento del pollame. “Ora tocca a noi difendere l’allevamento all’aperto”, riassume.

Le misure adottate sono chiaramente orientate all’industrializzazione dell’agricoltura” sostiene Etienne Breton, portavoce della Confédération Paysanne nel Béarn, ospite di Ici matin. Nel Béarn e nella Bigorre, come ovunque in Francia, gli allevatori di pollame devono riconfinare nuovamente i loro animali a causa dell’influenza aviaria. Il livello di rischio è stato alzato lo scorso fine settimana da “moderato” a “alto” in tutta l’area metropolitana.

Sono stati rilevati nuovi focolai, soprattutto nel sud delle Landes, costringendo le autorità ad agire. Ma queste misure non vanno nella direzione giusta per il sindacato agricolo della Confédération Paysanne. “Queste misure di biosicurezza lo sono inadatto all’agricoltura su piccola scalaalle piccole strutturespiega Etienne Breton. Nelle nostre aziende agricole è impossibile confinare il pollame, date le dimensioni degli edifici di cui disponiamo, perché il pollame è fatto per andare all’aperto e disponiamo solo di rifugi per consentire loro di passare la notte.

“Indichiamo l’outdoor (erroneamente) come la causa della crisi…”

Non impediremo la circolazione dei migranti, circolano anche i virusr” proclama Etienne Breton, portavoce della Confédération Paysanne del Béarn, ma preferisce sottolineare le sperimentazioni in corso in Francia. “E’ una lotta con l’amministrazioneammette Etienne Breton, promuovere questa esperienza che si svolge in 114 aziende agricole in Francia, affinché si possa continuare a praticare l’allevamento all’aperto.”

Queste rivendicazioni erano già state avanzate durante una manifestazione l’8 giugno 2023 nella città amministrativa di Pau. C’è anche un attivista del sindacato basco ELB continua questo martedì 12 novembre 2024 per “insulto all’agenteT” in questo caso un funzionario del DDPP, la direzione dipartimentale per la protezione della popolazione. Diversi sindacati agricoli chiedono manifestazioni davanti al tribunale di Pau in segno di sostegno.

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