l’essenziale
La questione del rimborso delle cure termali è stata sollevata recentemente all’Assemblea nazionale tra due deputati dell’Aveyron, a distanza.
L’anno scorso in uno degli 88 centri termali del paese si sono curati ben 458.980 pazienti, con un aumento del 6,1% in un anno. Da parte sua, l’Aveyron dispone di una rinomata stazione termale a Cransac, nel bacino della Decazeville, che beneficia anch’essa di una buona frequentazione. Una situazione che potrebbe evolversi, mentre il governo e la sua maggioranza (molto relativa) cercano di risparmiare…
Risparmia denaro
Così, nel contesto del futuro finanziamento della previdenza sociale, il deputato della terza circoscrizione elettorale dell’Aveyron, Jean-François Rousset (Insieme per la Repubblica), ha proposto giovedì 24 ottobre alla commissione affari sociali un emendamento volto a apportare rimborso delle cure termali subordinato all’esistenza di una prestazione medica (SMR) valutata dall’Alta Autorità della Sanità sulla base di studi clinici.
Secondo l’ex chirurgo, l’emendamento “non aveva lo scopo di mettere in discussione il rimborso delle cure termali, ma piuttosto di legittimarle. A questo proposito, l’Associazione francese per la ricerca termale sta già valutando le cure per dimostrarne l’efficacia. Si tratta di un emendamento basato sul buon senso”. mira a individuare le voci di spesa e la loro legittimità”, si è poi giustificato in commissione, prima di respingere il suo emendamento.
Una proposta infondata?
Ma questo non basta al deputato della seconda circoscrizione Laurent Alexandre (La France insoumise – NFP), che in un comunicato stampa di ieri ha insistito per “opporsi fermamente a questa proposta che è innanzitutto infondata sotto un aspetto sul piano scientifico di vista.
L’ex sindaco di Aubin nel bacino della Decazeville, riprendendo la tesi già espressa in commissione dal deputato socialista Boris Vallaud, evoca così studi “realizzati in modo indipendente per 20 anni, in stretta collaborazione con l’assicurazione sanitaria, che non ha aspettato che il sig. Rousset a lavorare sulla valutazione del servizio medico fornito da questi stabilimenti. Secondo questi studi, più dell’80% delle indicazioni mediche per le prescrizioni di cure termali sono di interesse terapeutico.”
E l’eletto ribelle occidentale rimprovera il collega macronista del Sud Aveyron: “la valutazione dei suoi benefici terapeutici richiede cautela, al contrario del metodo proposto da Rousset, che mette in sospetto i meriti del termalismo e ignora la realtà collettiva”. lavoro portato avanti da anni da un intero settore e dalle autorità competenti. Questa modifica rischia di essere del tutto inutile anche per i conti pubblici, dal momento che la questione del rimborso delle cure termali non è mai stata posta seriamente dalla Cassa malati. E ha concluso il deputato: “nonostante il suo rifiuto nella Commissione Affari Sociali, il signor Rousset mantiene il suo emendamento davanti alla Camera. Resterò vigile affinché sia respinto dall’Assemblea Nazionale”.
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