Durante uno scambio organizzato dal Centro Sadhguru per un pianeta cosciente presso l’Università di Harvard, il dottor Vivek Murthy, funzionario della sanità pubblica degli Stati Uniti, e il maestro yogi Sadhguru hanno affrontato i profondi effetti della solitudine sulla salute. Questo evento è stata l’occasione per discutere sui pericoli dell’isolamento sociale e sull’importanza di nuove soluzioni per contrastare questa “epidemia di solitudine” che sta colpendo molti paesi.
Una crisi sanitaria pubblica ignorata
Il dottor Vivek Murthy ha recentemente dichiarato che la solitudine è una grave crisi sanitaria pubblica, particolarmente allarmante tra i giovani. Secondo le sue stime, più della metà dei giovani americani soffre di un profondo sentimento di isolamento, una tendenza che colpisce anche una parte significativa della popolazione europea. Questa crisi di solitudine non colpisce solo la salute mentale: è associata a maggiori rischi fisici, tra cui un aumento del 29% delle malattie cardiache e un aumento del 50% del rischio di demenza tra gli anziani. Questa disconnessione sociale potrebbe addirittura essere dannosa quanto il fumo o l’obesità, aggiungendo un enorme onere ai sistemi sanitari pubblici.
Gli impatti della solitudine sulla società e sull’economia
La solitudine non è solo una questione di tristezza o nostalgia, ha ricordato il dottor Murthy. Si tratta di un problema di salute pubblica che ha importanti ripercussioni economiche. Negli Stati Uniti, la solitudine legata allo stress e all’infelicità comporta per le imprese costi di assenteismo stimati in 154 miliardi di dollari all’anno. Una persona isolata ha maggiori probabilità di sviluppare disturbi cronici e di aumentare la frequenza delle visite mediche, contribuendo così a un sovraccarico dei servizi sanitari.
Un approccio alternativo con il supporto della saggezza spirituale
Sadhguru, ospite d’onore di questo incontro, ha sottolineato che la solitudine è più di un fenomeno sociale, è anche un’esperienza psicologica. Secondo lui “l’unica via d’uscita è dentro”: sono necessari una migliore conoscenza di sé e un equilibrio mentale per liberarsi da questa crisi di isolamento. Per lo yogi, le pratiche spirituali e di meditazione possono essere risposte efficaci per lenire il sentimento di solitudine. Questo approccio contrasta con i metodi sanitari convenzionali e fa parte di una visione più olistica del benessere.
Il maestro yogi ha colto l’occasione anche per annunciare la sua iniziativa “Miracle of Mind”, una campagna di sensibilizzazione volta a promuovere semplici pratiche spirituali, adatte alla nostra società moderna, che permettono di gestire meglio lo stress e la solitudine.
Per il dottor Murthy, le soluzioni a questa crisi devono andare ben oltre la fornitura di cure tradizionali. Ha sottolineato la necessità di una “cassetta di strumenti” ampliata per gli operatori sanitari, comprese tecniche per il benessere emotivo e mentale, come la meditazione o le pratiche fisiche dello yoga. L’idea è quella di andare oltre la semplice salute fisica e abbracciare una definizione di salute più globale, inclusa la stabilità mentale ed emotiva, per contrastare l’isolamento sociale.
Il ruolo della comunità e dell’ambiente
I due relatori hanno inoltre discusso dell’importanza dei legami comunitari per contrastare questa crisi di isolamento. Il dottor Murthy ha sottolineato il ruolo della “comunità” nelle città e nelle imprese, sottolineando che connessioni umane rafforzate possono migliorare il benessere collettivo e personale. Sadhguru, dal canto suo, ha ricordato che anche la salvaguardia dell’ambiente è un fattore chiave. Secondo lui, il degrado del suolo e dell’ambiente contribuiscono indirettamente alla disconnessione dell’individuo dalla natura e dagli altri.
Come parte del suo movimento Salvare il suoloSadhguru presenterà le sue iniziative a novembre alla COP29 di Baku. Per lui la tutela del suolo, degli ecosistemi e della biodiversità è essenziale per garantire una vita sana alle generazioni future.
Credito fotografico: Pixabay (cc)
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