il laboratorio che il mondo invidia

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Paris houses a discreet laboratory but coveted by all the teams embarking on the xenograft adventure. Grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, il laboratorio guidato da Alexandre Loupy all’interno dell’Istituto di trapianto multiorgano e medicina rigenerativa di Parigi (Pitor) è diventato essenziale nell’analisi dei rischi di rigetto durante il trapianto di un organo da animale all’uomo (chiamato xenotrapianto).

Nel marzo 2024, il team ha ricevuto biopsie da Richard Slayman, l’americano di 62 anni a cui è stato trapiantato il primo rene di un maiale geneticamente modificato al Massachusetts General Hospital di Boston. “The immunological barrier between species is the obstacle that xenografts have long stumbled upon,” emphasizes Alexandre Loupy.

“Risolvere la carenza globale di organi”

If the pig has strong anatomical similarities with humans, its organs, once introduced into the human body, provoke immune defense reactions. “But we are entering a new era,” rejoices the researcher. Per cercare di aggirare l’ostacolo gli scienziati utilizzano tecnologie come CRISPR-Cas9, una sorta di forbici molecolari che permettono di inattivare alcuni geni o inserirne altri per “umanizzare” l’organo e favorire la compatibilità.

È il caso del rene ricevuto da Richard Slayman, morto due mesi dopo l’operazione, ma per il quale i medici americani sottolineano di non aver avuto “alcuna indicazione che questa morte fosse […] Per saperne di più

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