La Harvard Medical School ha sviluppato un modello di intelligenza artificiale che rileva 19 tipi di cancro, suggerisce trattamenti e prevede i tassi di sopravvivenza. Il cosiddetto “modello Chief”, descritto sulla rivista Nature, esamina le immagini del tessuto tumorale di 19 tipi di cancro. Frederik Deman, patologo dello ZAS (Ziekenhuis aan de Stroom) di Anversa, è entusiasta, anche se c’è ancora un certo margine di errore, spiega a De Tijd.
“Ciò che affascina di questo modello è che ha una visione molto più ampia rispetto alla tecnologia AI esistente, che si concentra su un singolo compito o un singolo tipo di cancro”, afferma il dott. Deman. “Inoltre, il modello è versatile perché può esaminare immagini ottenute utilizzando tecniche diverse”.
Per analizzare il tessuto tumorale del seno e della prostata in modo più rapido e obiettivo, il patologo e i suoi colleghi stanno già utilizzando un software intelligente dello specialista israeliano di intelligenza artificiale Ibex. Paragona il processo a un paio di occhi artificiali in più “che possiamo abbinare alla nostra esperienza”. Oltre alla sua elevata accuratezza, il modello fa anche risparmiare un giorno di lavoro nella preparazione di un rapporto iniziale per specialisti e pazienti. “Inoltre, dobbiamo effettuare il 30% in meno di operazioni tecniche, il che è positivo per l’assicurazione sanitaria”, aggiunge il dott. Deman in De Tijd.
La diagnosi finale, tuttavia, resta nelle mani dell’uomo. Il dott. Deman sottolinea anche la necessità di continuare a sviluppare il modello per migliorarne l’accuratezza. Infine, un altro vantaggio di Chief è che può anche analizzare il microambiente attorno al tumore, quindi può aiutare a prevedere come un paziente risponderà alla terapia e quali trattamenti personalizzati potrebbero funzionare.
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