Siamo a metà strada nella Top 14. Lo Stade Toulousain, attualmente secondo dietro al Bordeaux (ma le due squadre sono a pari punti), è sulla buona strada per essere uno dei candidati favoriti per la successione. Ma è la stessa cosa anche in Coppa dei Campioni. Se questa competizione intercontinentale lascia forse spazio ad altre sorprese, il Tolosa è la squadra che, nelle prime due giornate, sembra aver dominato in modo più evidente gli avversari.
“Armati per arrivare fino alla fine”
La squadra di Ugo Mola è così favorita da tanti pronostici, anche di Coppa dei Campioni, e in particolare da quello di una persona che è nel club da moltissimo tempo e che ne ha segnato la storia: Guy Noves. Il predecessore di Ugo Mola alla guida del Rouge et Noir ha un'opinione semplice e chiara su questa questione, come ha dichiarato a Rugbyrama: “Vedo che il Tolosa succederà al Tolosa”. Naturalmente ci sono sempre sorprese che possono accadere. Ma cosa può davvero preoccupare Tolosa qui? Non molto, a quanto pare.
Ho l'impressione oggi che il Tolosa, con questa generazione straordinaria e con il lavoro svolto dallo staff, mi sembra attrezzato per arrivare fino in fondo. Poi sappiamo benissimo che nello sport non si acquisisce mai nulla, quindi bisogna sempre mettersi in discussione. Ma quando vediamo il numero di giocatori che possono partecipare, stranieri, nazionali francesi, abbiamo l'impressione che questa squadra sia intoccabile.
Non è mai logico che i giocatori dello Stade Toulousain siano oggi in vantaggio in Europa e stiano facendo grandi prestazioni in Coppa dei Campioni. Ma in qualche modo è quasi normale vedere questi giocatori raggiungere questo livello di prestazione. Quando vediamo la forza lavoro sovradimensionata, internazionale ovunque, rimaniamo in soggezione per tutto il lavoro svolto in questi tanti anni.
Questo status di leader indiscusso, il Tolosa dovrà esportarlo in Sud Africa che affronterà gli Sharks nella prossima giornata di Coppa dei Campioni.
Per riassumere
Tolosa sembra essere la candidata favorita per la propria successione. Questa teoria può funzionare per le Top 14, ma anche per la Coppa dei Campioni. In ogni caso, questo è ciò che pensa molto chiaramente una figura eminente del rugby francese, che conosce bene questo club di Rouge et Noir.
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