1. Le lezioni del secondo blocco
Uno è che puoi abbinare sempre e ovunque. Due: non eravamo sempre uguali ovunque e in ogni momento. È il rammarico di non aver mantenuto il ritmo che ci eravamo imposti all'inizio della trasferta, cosa che non siamo riusciti a fare, soprattutto alla fine del blocco (sconfitte a Béziers e poi a Grenoble).
Ma non abbiamo perso le ultime tre partite a Chanzy ed era importante tornare a casa.
2. Gli obiettivi del terzo blocco
Avevamo un ciclo molto offensivo durante la preseason e il primo blocco, molto difensivo nel secondo. L'obiettivo del gioco è trovare il giusto ritmo e il giusto equilibrio. Siamo stati meno efficaci nella seconda parte, ma ciò corrispondeva al contenuto delle sessioni, che ha portato i giocatori a chiudersi un po' in se stessi.
Il desiderio degli ultimi dieci giorni è stato quello di trovare il giusto ritmo nel contenuto delle sedute. Siamo su un percorso che mi sembra coerente ma lontano da quello che possiamo fare. Dobbiamo costruire giorno dopo giorno. Ecco perché dico di essere pazienti, siamo solo al secondo anno del progetto.
3. Gli arrivi di Léo Labarthe e Peter Lydon
Il profilo di Peter Lydon ci è stato offerto molto presto. Ma abbiamo fatto una promessa a Rémi (Brosset) al momento del suo prolungamento e a Jules (Dubecq) quando ha firmato il suo primo contratto, e non potevo immaginare di aggiungere un terzo giocatore in competizione per quel posto. La situazione è cambiata la sera dell'infortunio di Rémi.
(Parliamo della qualità del gioco di Peter Lydon) Non è solo questo. Peter ha passaggi di qualità e lettura del gioco che sono i suoi punti di forza. È un giocatore che conosce bene il campionato francese, prima allo Stade Français, poi al Rouen dove ha fatto il suo miglior tempo.
Léo fa parte della scuola di Tolosa con questa capacità di giocare in piedi. Ha anche questo desiderio di concatenare i compiti. Cerchiamo giocatori che chiamiamo rinoceronti nei nostri primi cinque, con questa capacità di giocare nei punti d'ombra. Lui corrisponde a questo, è un giocatore a cui piace conquistare, soprattutto con il tocco, che si muove molto, ed è un colosso. Soddisfa molti criteri in merito a ciò che vogliamo che siano i nostri giocatori di domani.
4. La partita contro Valence/Romans
Non so se una squadra sarà outsider in partita ma soprattutto dobbiamo dirci che abbiamo bisogno di punti per continuare a progredire, che dobbiamo vincere a Chanzy perché diventa un'esigenza quotidiana della gente. Ma non possiamo permetterci di dire che affronteremo una squadra più debole di noi. Il Valencia nelle ultime partite ha causato tanti problemi e scosso le grandi squadre.
Con i ragazzi non si parla nemmeno di classifica. È meglio guardare agli scontri diretti con gli avversari che abbiamo incontrato. A Brive ne hanno messi 40 che non siamo riusciti a battere in casa. Arriveranno con molta convinzione, sta a noi rassicurarci sull'essenziale fin dall'inizio per iniziare la partita nel migliore dei modi.
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