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XV di Francia – Quando emergono Dupont e altri leader

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Intorno al capitano Antoine Dupont, il cui posto è più centrale che mai dentro e fuori dal campo, Galthié e i suoi vice hanno cercato di incoraggiare l'emergere di altri leader. Spiegazioni.

Se c'è un'altra lezione da questa prima parte del tour di novembre, sta nella ridefinizione dei quadri del XV di Francia. Se l'allenatore ha ripetuto che non c'era stata alcuna discussione al momento del ritorno di Antoine Dupont come capitano, il Mondiale aveva comunque lasciato delle tracce ed era necessario dissipare alcuni malintesi. Ma le difficoltà in campo, e le vicende fuori, hanno messo in luce l'ovvio: forte della sua eccezionale stagione da club e del suo titolo olimpico, il numero 9 del Tolosa era l'uomo giusto per rimettere in carreggiata i Blues e ripristinare la loro immagine. Dupont oggi occupa un posto più centrale che mai, cosa che assume meravigliosamente, soprattutto da quando i suoi precedenti luogotenenti hanno perso la loro carica sportiva. Charles Ollivon, infatti, è stato rimandato al Tolone al termine della prima settimana di allenamento al Marcoussis, prima di essere espulso dalla classifica contro il Giappone e sostituito contro la Nuova Zelanda. Gaël Fickou? Se ha riconquistato il posto da titolare contro gli All Blacks, il suo passaggio in panchina contro i Brave Blossoms (il primo sotto l'era Galthié) dimostra che non possiede più il totem dell'immunità. Infine, mentre Anthony Jelonch non ha ancora ritrovato il suo miglior livello, Grégory Alldrrit – che era stato capitano ad interim nel TORNEO – è lontano dalla sua forma ottimale e dalla sua uscita a 48e Il minuto di sabato sembra un messaggio da parte dello staff sulla fragilità della sua posizione attuale.

Un “asse Tolosa” di luogotenenti

Se le voci dei giocatori citati si portano ancora dentro, in relazione alle loro esperienze in Nazionale, Galthié ha favorito l'emergere di nuovi allenatori. Con un “asse Tolosa” che emerge, anche perché il sistema di gioco tende al possesso palla. Un esempio? Thomas Ramos, già parte del gruppo dei leader del Torneo e la cui influenza è stata enorme nella rimonta nella seconda parte della competizione. Cannoniere indiscutibile, è il garante del controllo del gioco, spinto in apertura quando Romain Ntamack non c'è. Il ragazzo ama le responsabilità e manterrà le stesse quando verrà rimesso sul sedile posteriore. Anche Peato Mauvaka ha guadagnato terreno negli ultimi tempi, oltre ad essere considerato il “tuttofare” del gruppo avanzato, come ha sottolineato William Servat: “Peato parla poco ma ormai è un vero leader nel nostro spogliatoio. » Ruolo che condivide con il suo concorrente e amico Julien Marchand, elogiato per la sua importanza nella vita del gruppo. Al loro compagno di squadra Alexandre Roumat, oltre ad essere stato promosso titolare, è stata affidata la funzione di capitano a bordo campo. E vederlo fare ottanta minuti di fila per due volte la dice lunga… Sapere che Atonio, Flament, Cros, Moefana, Bielle-Biarrey o Penaud – nel loro lato essenziale – dovranno continuare a pesare anche nei mesi e negli anni venire.


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