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Francia – Nuova Zelanda. Un uomo in partita: Paul Boudehent ha mostrato la strada

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La terza fila di La Rochelle, Paul Boudehent, ha permesso ai Blues di competere nella dimensione fisica contro i neozelandesi che hanno dominato gli impatti in una partita terribilmente competitiva. Ha segnato anche una meta importante in avvio di ripresa, permettendo ai francesi di rimettersi in carreggiata. C’è da scommettere che i Rochelais ricorderanno a lungo la sua tredicesima selezione.

L'inizio della partita ha fatto temere il peggio per i francesi. Gli All Blacks sono riusciti a segnare due mete tormentando i tricolori nella dimensione fisica. Hanno così giocato un di cui possiedono il segretocon ruck velocissimi e avanzamento perpetuo. Le onde neozelandesi hanno travolto i volenterosi azzurri che però hanno perso metri senza trovare tregua. Paul Boudehent ha svolto un ruolo chiave nell'evitare un'onda anomala. Ha dimostrato di saper competere all'impatto, effettuando alcuni contrasti offensivi quando la Nuova Zelanda è tornata in zona gol, trovando anche progressi con la palla in mano.

Simboleggiava la speranza dei Blues

Per la sua tredicesima selezione, e solo la sua quinta partenza, i Rochelais hanno instillato la speranza nei suoi partner che l'impresa fosse ancora possibile nonostante l'incredibile partenza degli All Blacks. Si diceva che gli uomini di Scott Robertson avessero disgustato gli inglesi e gli irlandesi nei fine settimana precedenti con la loro abilità nel combattere, dimostrando che erano formidabili nel rugby frontale. Paul Boudehent fu certamente il fattore scatenante della rivolta franceseanche se la terza linea francese è stata attenta a non cadere nel trionfalismo dopo il fischio finale al microfono dell'emittente: “Sono super orgoglioso del gruppo, volevamo fare una grande prestazione contro la Nuova Zelanda. È bello riuscire dove le altre nazioni del nord hanno fallito. Dobbiamo assaporare il momento, ma è necessario tenere i piedi terra e pensiamo ora all'ultima partita contro l'Argentina.”

In linea con la sua prestazione contro il Giappone

È vero che questa tournée autunnale non è finita, che c'è ancora un passo da scalare contro una squadra argentina pericolosa, ma è già certo che Paul Boudehent è un'ottima sorpresa di fine anno 2024. I Rochelais, che entrato nell'intervallo contro il Giappone per sostituire François Cros, aveva già messo a segno quaranta minuti promettenti, comprese due mete. Chiamato a partire titolare contro la Nuova Zelanda a causa del ritiro della terza fila del Tolosa, Paul Boudehent ha risposto nonostante fosse titolare solo contro avversari di livello inferiore (Scozia, Uruguay, Italia) dimostrando di poter essere uno degli uomini chiave di Fabien Il secondo mandato di Galthié. Ha chiuso anzitempo la gara, costretto a lasciare il campo al 70esimoe minuto, dopo aver effettuato quattordici contrasti (nessuno sbagliato) confermando così in cifre una prestazione difensiva vincente.

Un contrasto decisivo al 51'

Ha anche segnato la prima meta francese proprio all'inizio del secondo tempo, permettendo ai Blues di rimettersi in carreggiata al 44esimoe minuto. Era anche dietro un contrasto decisivo nel 51esimoe minuto, offrendo così una palla di recupero a Thomas Ramos. Il primo gol ha colpito l'ala di Louis Bielle-Biarrey che è riuscito a segnare la meta che ha dato il vantaggio al XV di Francia. Solo coincidenza? L'ala dell'UBB e la terza fila del La Rochelle hanno segnato tre mete in queste prime due partite del tour.


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