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Top 14 – USAP: Adrien Warion, un giovane con l’aspetto di un vecchio

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Seconda fila Adrien Warion è stato uno dei migliori giocatori dell’USAP dall’inizio della stagione dei Top 14 contro il Lione questo sabato (16:30), inizierà per la quarta volta in sette partite. Per continuare a dimostrare le sue qualità.

A volte sono i nomi meno altisonanti nel recruitment a riservare le sorprese migliori. Adrien Warion è uno di questi, di sicuro. La seconda linea, arrivata quest’estate dal Tolone, è forse il miglior giocatore di inizio stagione all’USAP. Sorprende per la sua maturità nei compiti puri del suo ruolo, ma anche per il suo contributo al gioco di corsa. Spesso disponibile, con il ritmo giusto. E sempre nei buoni tiri, soprattutto nei ruck dove aveva graffiato due palloni contro Pau. Fa anche parte della Top 10 dei migliori placcatori del campionato (55 contrasti riusciti). Insomma la gamma completa del buon piccone.

Franck Azéma, l’uomo provvidenziale

Eppure Adrien Warion ha solo 23 anni. Ma come giocatori come Posolo Tuilagi, Joaquín Oviedo o Ignacio Ruiz, ha già un’esperienza di alto livello che gli permette di avere un bagaglio importante da mettere a vantaggio del gruppo. Non è nazionale, ma ha indossato per tre anni la maglia della Francia Under 20. Aggiornato due volte, quindi. Ha frequentato gli usapisti Giorgi Beria, Akato Fakatika e Victor Montgaillard, ma anche giocatori come Louis Bielle-Biarrey, Yoram Moefana, Nolann Le Garrec, Paul Boudehent e Léo Barré. Che gli ha aperto le porte dell’RC Tolone nel marzo 2021. A 20 anni. A metà stagione, mentre giocava nel Provence in Pro D2.

Il suo potenziale attirò allora l’attenzione di Patrice Collazo. Ma in tre anni e mezzo non è mai riuscito a imporsi davvero al RCT. Tranne durante la stagione 2022-23 agli ordini di… Franck Azéma, dove ha giocato 16 partite. Ovviamente, l’attuale manager dell’USAP non è estraneo all’arrivo di Warion a Perpignan. “È un allenatore che mi è piaciuto molto al Toloneammette la seconda riga. Soprattutto questo lato umano che ha con i ragazzi. Ognuno, individualmente, viene a trovarci, ci parla, scambia con noi. Quando dobbiamo lavorare, ci dice: “devi lavorare su questo”. Quando ci dice: “Ecco, non giocherai, ma d’altra parte voglio che tu lavori su quello”O “suoni, ma voglio che tu lo mostri”. Anche per questo piace a tutti e perché è un grande allenatore”.

Questa fiducia che Franck Azéma ha riposto in lui, Adrien Warion l’ha ricambiata abbastanza bene sin dal suo arrivo. Il nativo di Thionville in Mosella, arrivato molto giovane nella regione PACA, chiaramente non se la cava bene nel collettivo catalano. E con l’assenza all’inizio della stagione di Mathieu Tanguy, così come il lungo infortunio di Posolo Tuilagi (frattura del perone tibia), la sua presenza è stata preziosa in questa posizione di numero 5. Dotato di un fisico potente (2,02 m,). 120 kg), è venuto a portare una forma di gioco che l’USAP sta cercando. A parte, ovviamente, il profilo di Posolo Tuilagi. Warion è vicino a un Mathieu Tanguy in tutto ciò che è punto d’incontro, difesa, ruck. Veleni. E ovviamente piace al pubblico. Soprattutto perché la seconda linea è una soluzione laterale, che consente al personale di poter allineare due terze linee non saltabili. In questo caso Joaquín Oviedo e Lucas Velarte contro il Lione questo sabato.

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So che stavo meglio, quindi ho deciso di andarmene.

Da parte sua, ciò che Adrien Warion vuole sopra ogni altra cosa è giocare. In cinque partite di questa stagione con l’USAP, ha già quasi superato il suo tempo di gioco totale nella Top 14 negli ultimi due anni. Una liberazione. Perché il suo ultimo anno a Tolone è stato complicato. “Un anno come ho fatto io, dove ho fatto sei schede di partite, alla mia età, dopo un po’ diventa un po’ noioso (sic). Vogliamo vedere meglio, vedere altrove, e anche per noi stessi, magari dopo non ero bravo come me, ma in ogni caso so che stavo meglio, quindi ho deciso di andarmene. E proprio a Perpignan sbarcò il colosso.

Ed è qui che mostra il suo vero livello, quanto vale davvero. Al punto da dire quasi che sia diventato uno dei giocatori da spuntare per primo sulla cronaca. In ogni caso, in questo inizio di stagione, è una certezza. Evidentemente ha saputo sfruttare le occasioni degli infortuni degli altri, ed è molto più di una semplice alternativa in seconda linea, lui che può giocare bene sia in 5 che in 4. Da confermare, anche questo fine settimana, contro le Nazionali. Mickaël Guillard.

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