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Top 14 – “È stato brutale”, quando l’irlandese Brian Mullen ricorda i suoi anni in Francia

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In un ritratto fornito a The Paper, il mediano d’apertura irlandese Brian Mullen, che ha giocato per Clermont e Hyères, ripercorre i suoi anni nei club francesi. Chiunque abbia conosciuto il rugby negli anni ’80 descrive un’atmosfera brutale tra rissa e professionalità nascosta.

È un rugby che gli under 20 non possono conoscere. In un ritratto realizzato da La Carta del Rugby, Brian Mullen, mediano d’apertura irlandese che ha giocato per il Clermont e l’Hyères, ha ripensato al suo periodo in Francia negli anni ’80, un periodo in cui il rugby francese non era ancora diventato professionistico e i giocatori stranieri erano rari in campo. Come descritto dal principale interessato: Oggi è una tendenza per i giocatori britannici attraversare la Manica. Ma quando andavo al Clermont, spesso ero l’unico straniero in campo”. Il numero 10, arrivato prima nella capitale dell’Alvernia per fare un tour di fine stagione con il suo club inglese Old Boys, si è iscritto al termine di questo torneo con un’università di Clermont che gli ha offerto un anno di formazione e gioco stessa ora per la sezione rugby dello stabilimento.

Fu dopo questa esperienza universitaria che l’irlandese passò agli Jaunards allenati all’epoca da Jean-Pierre Romeu. Nelle 13 partite giocate con l’ASM nella stagione 1987/1988, ha potuto affrontare le leggende del rugby francese: “Ogni settimana giocavo contro nazionali come Frank Mesnels, Denis Charvet, Jean-Patrick Lescarboura, davanti a un pubblico di 15.000 persone.” Pur volendo continuare a vestire i colori dell’ASM, il mediano di apertura dovrà tornare in Inghilterra in seguito all’ictus subito dal padre.

Preso nel caos del rugby degli anni ’80

Ma ciò che ha segnato Brian Mullen durante la sua visita in Francia è stata l’atmosfera che si respirava sui campi: “È stato brutale, davvero brutale. C’erano scontri ovunque, non hai mai visto niente del genere.”, ricorda il mediano d’apertura con nostalgia. L’irlandese afferma addirittura nel suo ritratto che le guardie di Clermont erano abituate a indossare gusci protettivi per le loro parti intime. Ma una rissa segnò l’interessato durante il suo soggiorno in Francia: “Ricordo una partita, quando giocavamo contro l’Auch, l’ex club di Jacques Fouroux, in cui la rissa si espanse sulla pista di atletica e coinvolse anche gli spettatori!”

Negli anni 80 il rugby doveva ancora essere amatoriale. Tuttavia, Brian Mullen racconta che durante la sua seconda visita in Francia, all’RC Hyères, è stato pagato e ha ricevuto un bonus di 100 franchi per ogni punto segnato con il piede. Ma in seguito alle partenze di presidenti e allenatori, dovute agli scarsi risultati, i bonus sono cessati e l’ex giocatore irlandese è tornato definitivamente sulla Manica per tornare in Inghilterra e in un campionato meno impegnativo. Nonostante tutte queste disavventure e litigi, Brian Mullen conserva un bel ricordo dei suoi anni francesi, poiché si reca spesso a Clermont per assistere alle riunioni degli ex giocatori.


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