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Top 14 – Ammissione di impotenza da parte dell’ASM Clermont

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L’ASM è arrivata con intenzioni, ha lottato ma non ha potuto competere. niente di sorprendente, all’arrivo. L’ASM sa che è ancora troppo limitata ma non dispera di porvi rimedio.

Non si può incolpare Clermontois per non aver giocato la partita di Tolosa. Per l’occasione, Christophe Urios si era affidato ad un XV titolare competitivo e coerente, con Lee, Ojovan, Delguy, Moala e Falgoux; nel vivo dell’azione, l’impegno è stato ottimale fino al fischio finale anche se l’esito era noto da troppo tempo.

All’arrivo, l’osservazione è ancora più cruda: “Abbiamo lottato, volevamo spiegarci a questi ragazzi, non volevamo essere dei tirapiedi. Ci ho trovato estremamente coraggiosi, combattivi, forti ma non siamo al livello del Tolosa”, ha poi salutato Christophe Urios. Questa partita è stata avara di lezioni, confermando solo l’ovvio: “ C’era un grande divario. Ma non ho aspettato questa partita per scoprirlo. Il Tolosa è stato un buon Tolosa e oggi abbiamo giocato con i nostri mezzi”. L’emozione della sfida e la vistosità del manifesto non hanno avuto effetti magici: “Siamo ancora lontani dagli standard delle squadre che giocano nelle grandi classifiche, ha confermato Etienne Falgoux. Siamo al nostro posto, dobbiamo rendercene conto”.

Questi assenti che pesano

Dalla parte dell’Alvernia tutti sembrano, per il momento, lucidi sull’argomento. Quanto alla ricorrente inefficacia dell’ASM fuori casa: nelle sue tre trasferte non ha riportato un solo punto. Solo lo Stade Français, prima della trasferta di domenica a Lione, si trova nella stessa situazione. Se lo zero segnato a Tolosa non è infame, si aggiunge a quelli, più sfortunati, subiti a Créteil e Perpignan: “L’anno scorso era lo stesso schema e non siamo riusciti a raggiungere un punto dal sesto posto, menzionato il pilastro di sinistra. Dobbiamo scroccare fuori casa, non possiamo accontentarci delle partite in casa. Altrimenti moriremo comunque per uno o due punti… Ma attenzione, la strada è lunga, ci sono state solo tre partite”. L’anno scorso gli Auvergnat vinsero ancora tre volte, lontani dalla Michelin… E questo dal terzo giorno. Ma l’inconsistenza casalinga ha finito per vanificare i loro sforzi con un record equilibrato di dodici vittorie per altrettante sconfitte e due pareggi. A un quarto dall’inizio del campionato, il Clermont sembra destinato a navigare nelle stesse acque. Da qui ad affermare che l’ASM ristagna? In ogni caso, resta dipendente, come tante altre squadre al bivio, tra il quinto e il decimo posto, dallo stato delle sue truppe: “Servono giocatori, abbiamo ancora in infermeria ragazzi importanti per noi davanti: Kremer, Simmons, Sowakula…” Possiamo solo annuire.

Senza tutte le sue forze, Clermont resta fragile, febbrile. Chi è interessato lo sa e non mancherà di ricordarlo quando vedrà arrivare la promozione alla Michelin: “Vannes non avrà nulla da perdere, conosce Etienne Falgoux. Verranno senza pressioni e resisteranno. Devono essere presi molto sul serio.” Per preservare l’essenziale. In attesa del clic…

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