Aurélien Canot, Media365, pubblicato lunedì 14 ottobre 2024 alle 13:19.
In un comunicato stampa congiunto pubblicato questo lunedì, la Federazione francese di Rugby, la Lega nazionale di rugby e Provale, il sindacato dei giocatori, si uniscono fermamente contro l’applicazione del cartellino rosso di venti minuti che World Rugby sta considerando tra le nuove regole che il corpo vorrebbe stabilire.
A due giorni dal grande ritorno di Antoine Dupont nella Top 14 con il Tolosa contro il Clermont (ndr: una rimonta che ha dato origine a una tripletta per la stella dei Rouge et Noir), Ugo Mola si è espresso pubblicamente contro il cartellino dei venti minuti rossi. L’allenatore del Tolosa non è stato il solo da allora, e non sarà il solo in questa lotta per impedire che questa nuova regola prevista dal World Rugby veda la luce. Anche le tre massime autorità del rugby francese si dicono assolutamente contrarie a questa riduzione dell’attuale cartellino rosso, che consentirebbe ad una squadra di sostituire il giocatore escluso dopo venti minuti (senza però permettere al colpevole di riprendere il suo posto in campo). In un comunicato stampa diffuso questo lunedì, la Federazione francese di rugby (FFR), la Lega nazionale di rugby (LNR) e Provale, l’unione dei giocatori professionisti di rugby che giocano in Francia, si sono fermamente uniti contro questo progetto di mostrare il cartellino rosso a venti minuti. “La FFR, LNR e Provale si oppongono fermamente all’adozione della regola del cartellino rosso dei venti minuti e chiedono a World Rugby di fare affidamento sulle prove prima di modificare una sanzione così cruciale, in particolare per quanto riguarda l’impatto sulla sicurezza dei giocatori.”
“Questa norma segnerebbe un passo indietro inaccettabile”
I tre organismi si basano in particolare sulla sperimentazione dell’ordinamento della regola, testato durante il Mondiale Under 20 ma senza convincere. “La sperimentazione di questa modifica alle regole in quattro competizioni per le quali i dati raccolti rimangono insufficienti non può essere considerata una ragione convincente per migliorare per considerare l’implementazione globale”. Come Mola alla fine della scorsa settimana, la FFR, la LNR e Provale vedrebbero l’implementazione di questo cartellino rosso da venti minuti come un’aberrazione. “Questa regola segnerebbe un inaccettabile passo indietro rispetto alle misure messe in atto da diversi anni per ridurre gli impatti di testa e incoraggiare i giocatori ad avere una maggiore padronanza tecnica nel contatto. L’implementazione di questa regola potrebbe incoraggiare un gioco più aggressivo o creare controversie legate alla tattica strumentalizzazione della regola, incidendo negativamente anche sull’immagine del rugby.” Non sono sicuro, però, che World Rugby terrà conto di questo comunicato stampa. Nient’altro che commenti da parte degli allenatori del campionato francese.
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