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Mola è contrario al cartellino rosso dei venti minuti

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Aurélien Canot, Media365, pubblicato giovedì 10 ottobre 2024 alle 16:58.

Ugo Mola ha reagito giovedì, due giorni prima della visita del Clermont all’Ernest-Wallon, all’intenzione del World Rugby di ridurre il cartellino rosso a venti minuti. Per l’allenatore dello Stade Toulousain, totalmente contrario, questa è una totale sciocchezza.

Il cartellino rosso dei venti minuti? Ugo Mola dice di no. Tra le prossime regole che World Rugby intende aggiungere a quelle già in vigore, una in particolare sta già facendo parlare molto. È questa ovviamente la volontà dell’ente di ridurre il cartellino rosso, oggi sinonimo di esclusione definitiva (NdR: World Rugby si è già mosso in questa direzione). Il giocatore sanzionato non riuscirebbe comunque a trovare il suo posto in campo dopo venti minuti, come potrebbe far pensare il titolo. D’altronde la sua squadra ora potrebbe sostituirlo una volta trascorsi questi venti minuti e quindi non finire più la partita quattordici contro quindici, come avviene attualmente. Per l’allenatore dello Stade Toulousain, l’attuazione di questa nuova regola costituirebbe né più né meno che un’aberrazione. “Il cartellino rosso da 20 minuti è per me un errore manifesto”, ha dichiarato Mola giovedì due giorni prima dell’arrivo di Clermont (6° giornata della Top 14), che sarà ovviamente segnato dal ritorno alle gare di Antoine Dupont. Per l’allenatore dei due campioni di Francia questa regola va proprio contro la definizione di cartellino rosso.

Mola: “Questo mi pone un problema filosoficamente”

“Se commetti un errore che merita un cartellino rosso, ma permetti a un giocatore di entrare per te, questo per me rappresenta un problema filosofico. Non puoi chiedere a una squadra di essere il più disciplinata possibile e darle un jolly nonostante tutto. È piuttosto questa dicotomia che può esserci tra le norme proposte. Mola potrebbe non essere alla fine dei suoi guai. Oltre a modificare il regolamento relativo al cartellino rosso, World Rugby avrebbe anche in mente di limitare a trenta secondi il tempo per giocare mischie e tocchi e a sessanta secondi quello per effettuare una trasformazione, per forzare il gioco della palla dal primo fermare un maul o lasciare che il gioco continui anche se il tiro non è diritto.

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