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Top 14 – Lo Stade français sfugge alla trappola del Montpellier

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Dopo molto tempo, i parigini sono riusciti a sfuggire alla trappola tesa dal MHR venuto ad attaccare la capitale. Gli uomini di Laurent Labit hanno vinto (29-20) ma hanno avuto paura dopo una settimana frenetica dietro le quinte.

E’ un luogo comune giornalistico ma i primi minuti sembrano confermarlo, la posta in gioco ha avuto la precedenza sulla partita in questo incontro tra due società a corto di risultati. E lo Stade Français, che aveva ancora meno margine di errore rispetto ai padroni di casa dell’Hérault, sembrava ancora più spaventato all’inizio della partita contro un MHR realistico.

Ma il Paris è riuscito a mobilitarsi al rientro dagli spogliatoi ottenere una vittoria molto importante per 29-20 contro il Montpellier. Ma è stato duro e doloroso per i parigini che inizialmente hanno fallito in quasi tutto ciò che avevano intrapreso all’inizio. La loro fortuna, aver incontrato inizialmente una squadra realistica del Montpellier, ma anche soffrire perché il conto avrebbe potuto essere più salato in condizioni migliori. E Parigi ha saputo reagire sul suo prato.

Il Paris sbaglia, il Montpellier segna

I primi minuti della partita sono stati chiaramente Montpellier con uno Stade Français incapace di sfruttare i propri palloni contro un avversario che non chiedeva tanto e soprattutto voleva raccogliere più punti possibile alla minima occasione. Thomas Vincent ai 50 metri apre le marcature dall’inizio (3°, 0-3) e raddoppia pochi minuti dopo dopo una meta quasi schiacciata (9°, 0-6) senza nemmeno provare ad insistere un po’ nei 22 metri giocatori in rosa . Prima del quarto d’ora di gioco, Thomas Vincent ha mancato di poco la ripetizione di un lungo tiro vincente (più di 50 metri) sbagliando pochi centimetri sotto la traversa. Di fronte a Parigi non si è ottenuto molto e anche avvicinarsi alla linea dei 22 metri della MHR è stato complicato. Solo poco prima della mezz’ora Zack Henry, preferito a Louis Carbonel, ha sbloccato il contatore locale (28esimo, 3-6).

La meta dell’MHR al 32′ è sintomatica dei guai parigini. Mentre avevano la palla sui 40 metri, una mancata combinazione Weber – Henry alla fine della mischia ha offerto un contropiede all’Héraultais che doveva ancora contare su due falli di mano del Paris per schiacciare la meta di Simmonds. Dono della casa (32a, 3-13). Zack Henry ha subito riportato in vantaggio i suoi con un rigore offerto dall’MHR sul calcio d’inizio (33esimo, 6-13) ei due marcatori hanno perso un’occasione di rimonta/fuga prima dell’intervallo.

Altro Stade Français, altro MHR

Le parole di Laurent Labit o una semplice constatazione delle circostanze cambierebbero tutto al rientro dallo spogliatoio? Oppure è stato anche l’ingresso immediato di Louis Carbonel al posto di Zack Henry in apertura? Probabilmente un misto di tutti questi. Lo Stade Français ha subito preso in mano la situazione e non ha più lasciato il possesso palla all’avversario, che una volta era troppo contento della manna. Dal 46′ il Paris torna in parità grazie ad una bella meta di prima mano su tocco di metà campo. Ripetuta con Carbonel, una linea di svolta e un servizio preciso per Dakuwaqa e Parigi sono finalmente entrati nell’incontro davanti al suo pubblico (13-13). Mentre Carbonel ha portato la sua squadra in vantaggio per la prima volta nella partita (53°, 16-13), un altro concorrente ha offerto il passaggio al 2° posto nella classifica della scorsa stagione. Sekou Macalou ha approfittato di un passaggio bloccato di Weber dopo un’intercettazione sulla linea laterale avversaria per provare come esterno (57esimo, 23-13).

Il Montpellier è tornato timidamente in azione nel finale di gara con una seconda meta firmata George Bridge dopo un momento forte nei 22 metri di Parigi concluso largo (71°) ma Carbonel prima e poi, con il suo gioco di gambe perfetto (67°, 74°), ha mantenuto la posizione gap per regalare qualche ultimo minuto sereno allo Stade Français (29-20). Una vittoria che non cancella tutto per Parigi, tutt’altro, ma che ci permetterà di iniziare questa nuova era su basi più sane. Parigi ha guadagnato tempo, un lusso che Montpellier non ha più dopo 5 giorni.

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