Scegliendo di allontanarsi dai Blues per un anno, Dupont ha potuto digerire il suo Mondiale ed evitare una forma di pressione aggiuntiva, accentuata da alcune polemiche. Il suo ritorno è atteso con impazienza.
Tra le sue confessioni durante la Rugby Night, c’era questa, quando Antoine Dupont fu interrogato sul suo imminente ritorno con il XV di Francia: “Ho lasciato questa squadra ormai poco più di un anno fa. Ovviamente ne ho tanta voglia ma dovrò rimettermi in forma”. Su questo punto non c’è dubbio che la persona interessata riacquisterà rapidamente il suo pieno potenziale fisico. Innanzitutto perché ha un “patrimonio” atletico unico che gli permette di risparmiare tempo nella preparazione. Poi, perché non è il tipo da “disoccupato” completo in congedo e il capitano del Tolosa ha parlato, arrivando anche a trascorrere qualche giorno ad allenarsi con i suoi compagni dell’Ernest-Wallon. Insomma, tanto vale distruggere subito la suspense: salvo infortuni, il numero 9 sarà presente con i Blues durante il tour di novembre. Da tempo circolava la voce di un possibile freelance in Giappone durante questa stagione, ma Dupont aveva avvertito l’allenatore Fabien Galthié che sarebbe stato disponibile per l’autunno 2024 e il Torneo 6 Nazioni 2025, escludendo di fatto questa possibilità. In questo caso sarà per lui un evento il ritorno in Nazionale al XV, l’ultima presenza con questa maglia risale ai famosi quarti di finale persi contro il Sud Africa nell’ottobre 2023. Tutti ricordano necessariamente le polemiche nate dal suo dichiarazioni dopo la partita (vedi a fianco), ritmando una gara tanto sofferta a livello personale. Abbastanza da offendere il suo rapporto con la maglia del XV francese? Assolutamente no, perché ripete continuamente quanto punti a vincere titoli internazionali, con il Mondiale 2027 inevitabilmente nel mirino… Ma bisogna anche riconoscere che il suo passo indietro gli ha fatto un mondo di bene. Se aveva rinviato la sua decisione definitiva alla fine del 2023, Dupont non fa mai le cose a casaccio e aveva chiaramente anticipato il suo ritiro temporaneo dai Blues per darsi le migliori possibilità di riuscire nella sua VII avventura. Lo hanno confermato la Federazione, la LNR e la dirigenza dello Stade Toulouse. “Il piano è stato fatto con un anno e mezzo di anticipo”ha confermato Ugo Mola su queste colonne. Gli Alti Pirenei hanno quindi confermato a Galthié la sua scelta di non partecipare al Torneo 6 Nazioni 2024, scelta che non è stata unanime tra alcuni osservatori e parte del grande pubblico. E se l’allenatore, conscio del trauma lasciato dalla sconfitta contro i Boks e preoccupato per l’inizio che attendeva i suoi uomini nel Torneo contro l’Irlanda, ha cercato di fargli cambiare idea (almeno per l’inizio della competizione), Dupont ha bloccato alle sue posizioni. Era convinto che fosse la soluzione giusta.
Riconquisterà la fascia di capitano con i Blues?
Quanto a lui, i fatti gli hanno dato ragione. Uscendo da un contesto in cui la pressione era massima (soprattutto sulla sua persona), o addirittura schiacciante come durante la deludente prima metà del Torneo, l’ex Castres ha beneficiato di un respiro immenso. Il che sembrava vantaggioso in questo momento della sua carriera. “Dopo un Mondiale in cui era esposto, sovraesposto e messo al pascolo dall’ambiente dell’epoca, non ha fatto il Torneo, ha accumulato freschezza mentale e ci ha portato con sé”ha assicurato anche Mola. Questo è certamente ciò che ora lo staff francese si aspetta da lui. Come ha dimostrato negli ultimi mesi, Dupont ha completamente digerito la delusione del 2023 e si è tenuto lontano dalle numerose polemiche che hanno costellato le cronache del XV di Francia. In sua assenza, era stato uno dei suoi migliori amici, ovvero il Rochelais Grégory Alldritt, ad ereditare la fascia, e oggi si tratta di sapere se recupererà o meno questa responsabilità. Da quello che sappiamo, la questione è nata internamente, soprattutto in relazione a quanto accaduto un anno fa. Ma il giocatore del Tolosa non è un giocatore come gli altri, dentro e fuori dal campo. Che alla fine riconquisti o meno la carica di capitano, ora ha – oltre al suo innegabile e incomparabile talento – un’aura e persino un lato solare che dovrebbe portare incredibili benefici a questa selezione dopo la tempesta scoppiata quest’estate. È lui la figura di punta del rugby francese che, pieno di entusiasmo per il suo ritorno all’attività, deve aiutarlo a rimettersi sulla strada giusta, sportivamente e in termini di immagine.
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