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Top 14 – I romanzi dell’anno magico di Antoine Dupont

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Un anno fa, durante i Mondiali in Francia, Antoine Dupont visse il momento più doloroso della sua carriera. Un episodio da cui ha saputo uscire cresciuto per offrirsi una stagione assolutamente eccezionale, contraddistinta da titoli, riconoscimenti e da una capacità unica di reinventarsi.

anche quando non gioca, Antoine Dupont è sulla prima pagina delle notizie sul rugby. Ecco in cosa consiste, in questo caso, il riconoscimento di un’icona. Il mediano di mischia internazionale è il più visibile in questo sport, e ben oltre. Lunedì scorso, durante la Rugby Night a Parigi alla quale era presente nel cuore delle sue vacanze, ha vinto di nuovo tutto, senza alcuna disputa: miglior giocatore della Top 14 e miglior nazionale francese. Nuove soddisfazioni arrivate un anno, quasi in giornata, dopo l’operazione notturna per una frattura maxillo-zigomatica nel pieno dei Mondiali, poco più di ventiquattr’ore dopo il terribile shock contro la Namibia che ha scosso il Mondial des Bleus in un’altra dimensione, anche una follia così eccessiva…

Ma dopo aver vissuto l’episodio più doloroso della sua carriera, segnato dalla sconfitta ai quarti di finale contro gli Springboks, il capitano del Tolosa è riuscito a riprendersi e a superare un anno totalmente folle. Allontanandosi dal XV francese per concentrarsi sull’avventura dei sette olimpici, il diretto interessato ha scelto di mettersi in pericolo per raccogliere una sfida di sua (dis)misura. Alla fine ne ha solo tratto beneficio. Mentalmente, visto che si è concesso un’enorme boccata d’ossigeno. Fisicamente, visto che atleticamente non è mai apparso così forte. E in termini di risultati ovviamente: quattro tornei, un terzo posto a Vancouver, una vittoria finale a Los Angeles, un’altra a Madrid prima della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi.

Tre recital in finale

Eletto “rookie of the year” sul circuito Sevens, Antoine Dupont è riuscito anche ad ampliare ulteriormente il suo raggio d’azione fino al XV, raggiungendo un livello eccezionale. Ben gestito dallo staff del Tolosa, ha messo la sua freschezza al servizio del suo club per essere uno dei grandi artefici del double. Al vertice della sua arte, gli Haut-Pyrénées hanno brillato nella finale di Coppa dei Campioni contro il Leinster, con… quattro graffi e due 50-22. Una partita in cui è stato votato miglior giocatore, prima ancora che quello della competizione. Un mese dopo, ha tenuto un altro recital nella finale della Top 14, con una splendida doppietta in più.

Evidentemente, fino alla cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici di cui è stato alfiere della delegazione francese (dopo aver segnato comunque una doppietta in finale!), Dupont ha dato l’impressione di volare per tutta la stagione. Valeva la pena trascorrere qualche vacanza prolungata (attualmente si trova negli Stati Uniti, dove ha provato a giocare a football americano con i Los Angeles Chargers e ha posato accanto a Lebron James), quando dovrebbe riprendere gli allenamenti con il Tolosa questa settimana. E fa di tutto per continuare a scrivere la sua leggenda…