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Léo ed Enzo Morand-Bruyat, i fratelli fanno coppia

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Stabiliti in seconda linea a Dax, i fratelli Morand-Bruyat sono stati i grandi artefici della (nuova) vittoria lontano dal SAXV.

Per questa partita del Dax, decidendo di schierare i gemelli formati nel club, Léo ed Enzo Marand-Bruyat, l’allenatore della Charente sapeva di poter contare su due giocatori laboriosi, desiderosi di combattimento e di attività. Già schierati in gabbia durante la vittoria di Nizza, due settimane fa, i due fratelli sono stati i grandi artefici della vittoria dell’SA XV in terra di Dacquoise. 22 anni, complici quotidiani e dotati di una mentalità adatta al compito, questi due guerrieri dai fisici di terza linea rigorosamente identici (1,91 m, 105 kg), ereditati dal padre Yann Morand-Bruyat, seconda linea della SCA, di un stato d’animo notevole, sul lato oscuro della forza. In una partita tesa e impegnata, i gemelli sono stati veleni nei ruck, intrattabili nella difesa a ridosso del gruppo, preziosi in touch, efficaci con la palla in mano e solidi nella feroce lotta in mischia. Chi ha detto che per essere seconda fila nel rugby professionistico bisogna essere alti due metri? È chiaro che, allineati insieme, i due gemelli siamesi hanno decuplicato le loro forze e hanno trascinato con sé questa squadra di Soyaux-Angoulême che aveva bisogno di mettere a tacere alcune critiche nella “Charente”. Per onorare questa vittoria sui fiduciosi Dacquois, era simbolicamente impossibile separare i gemelli, poiché lavoravano insieme per il bene della loro squadra…

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