Par
Clemente Mazzella
Pubblicato il
21 ottobre 2024 alle 13:28
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Adrea Cocagi ha tirato fuori ancora una volta lo spillo. Di fronte allo Stade Français, il centro di Castres ha subito una nuova crisi cartellino rosso. Nell’arco di 10 mesi sono i 3e sul suo disco. Un primato quindi non pulito, che potrebbe valergli una sanzione più pesante.
Cocagi espulso contro lo Stade Français
Alla sua prima partita stagionale con il CO, Adrea Cocagi è durata solo 20 minuti contro lo Stade Français prima di commettere l’irreparabile.
Comunque tutto va bene per Castres: 20 minuti, 17-3 sul tabellone e dominio totale contro una squadra parigina molto nervosa. E mentre l’arbitro Jonathan Gasnier aveva appena fischiato un in-avanti, Cocagi ha continuato la sua azione e ha lanciato un colpo di gomito direttamente alla gola di Samuel Ezeala. Un gesto stupido punito con un logico cartellino rosso.
Una totale mancanza di controllo che grida. Il Cocagi era appena rientrato da una squalifica di 4 settimane dopo aver ricevuto un cartellino rosso (15e minuto) lo scorso settembre durante Tonga-Fiji (vinta 19-50). Anche lì, per un gesto pericoloso e incontrollato. Un’azione che non può essere paragonata ad un incidente o ad un semplice atto di gioco.
3 cartellini rossi in 10 mesi
Quindi sì, Adrea Cocagi si concede senza contare sul campo. È un elemento che monopolizza diversi difensori durante i suoi colpi taglienti e contrasta con vigore quando è necessario difendere con ardore la sua linea di porta. Ma a 30 anni non è più un esordiente e non può permettersi di penalizzare così tanto la sua squadra.
Dopo essere stato espulso due volte durante la sua permanenza al Perpignan (2016-2020), Andrea Cocoagi ha appena ricevuto 3 cartellini rossi durante i suoi ultimi 10 mesi di competizione con Castres e Fiji. A metà dicembre 2023 è stato sanzionato (all’8e minuto) per un contrasto alto direttamente alla testa di un giocatore dell’Edimburgo. Risultato: 4 settimane di sospensione.
Adrea Cocagi dovrà quindi comparire a breve nuovamente davanti alla commissione disciplinare. Con un primato del genere, le autorità potrebbero decidere di dare un giro di vite, per fargli almeno capire che un atteggiamento del genere chiaramente non è possibile.
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