Senza Joel Embiid, i Sixers hanno raggiunto il grande afternight offrendo la migliore valutazione della NBA, Cleveland. Ci sono voluti un discorso diabolico, una prestazione da grande squadra e un Paul George ritrovato nella ripresa per strappare la vittoria.
Per le statistiche di questa partita, è qui
Niente Joel Embiid da una parte, niente Evan Mobley dall’altra ma in partenza senza dubbio sono i Cavs i favoriti. Va detto che il Filadelfia allora era a quota 7 sconfitte di fila. Sono stati però i giocatori della Pennsylvania ad esultare al fischio finale, alle spalle di un match da big e capolista di livello.
Un fuoco d’artificio offensivo
46 gli scatti premiati registrati nel cumulativo, quasi al 50% di indirizzo. Senza dubbio era una sera in cui i pianeti si allineavano per i tiratori. Simbolo di questa epidemia: Ty Girolamo. Il sesto uomo di lusso dei Cavs ha regalato una serata quasi perfetta. 33 punti (record in carriera) dalla panchina a 8/8 dalla linea! Era sul punto di diventare l’eroe dell’eroe, ma una brutta perdita di palla alla fine di Money Time avrebbe rovinato un po’ la sua partita. I fan difficilmente possono biasimarlo visto il sito che ha realizzato.
Non mentiamo, non è stata una partita per gli amanti della difesa, anche se il discorso ha sfiorato più volte l’indecenza, in una riunione a ritmo sostenuto. Cleveland potrà rimpiangere un fatale buco d’aria nel bel mezzo del Money Time, con un piccolo 13-0 dei Sixers per riprendere il controllo del match. Nonostante questo i Cavs si sono giocati la vittoria fino alla fine, ben provati dal trio Mitchell (37 punti) – Garland – Jerome.
I Sixers hanno conosciuto più diversità nel segnare con sei giocatori sopra i 12 punti tra cui il nostro francese Guerschon Yabusele, autore di una doppia doppia da 12 punti e 13 rimbalzi. Un incontro di guerrieri per l’orso danzante. Tyrese Maxey e Paul George si sono alternati per vestire la squadra. Grande aggressività anche da parte di Kelly Oubre nel rimbalzo e nella sanzione nelle seconde occasioni.
Paul George, la sveglia che cade
Ne abbiamo parlato poco sopra ma quella notte PG8 ha attraversato tutti gli stati. Autore di un primo tempo triste, con soli 9 punti e tanti schemi segnati quanti palloni persi, l’esterno è stato ostico. Ha mostrato una faccia decisamente migliore al ritorno dagli spogliatoi, segnando 14 punti solo al terzo atto, prima di essere coinvolto nella famosa corsa di famiglia durante il Money Time.
Spesso criticato in questa stagione (giustamente), George ha raggiunto la prestazione che ci aspettiamo da lui quotidianamente a Philadelphia, soprattutto con Joel Embiid in panchina. 30 punti, 5 rimbalzi e 6/11 da 3 punti per il vecchio clipper stasera. Non resta che mantenere questo livello nel tempo.
Una vittoria di riferimento per i Sixers?
Discorso infernale, Collettivo di Responsabilità, leader all’appuntamento, Philly ha rilasciato i muscoli quella notte. È una vittoria tanto più sorprendente in quanto è la migliore valutazione della lega opposta, e non c’è Joel Embiid in veste. È Un successo che farà molto bene alle teste Mentre il Filadelfia attraversa un periodo molto difficile, tra molteplici sconfitte e sotto tensione.
Adesso inizia la parte più difficile, la conferma. Philly è ancora lontana dal trovare un posto nei playoff, con solo due partite di ritardo su Chicago, 10ma ma con un gap ancora importante con le prime 8 squadre. Può questa vittoria notturna servire da scatto per lanciare finalmente la stagione?