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WKStA ha presentato una richiesta di custodia cautelare per Benko

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Un giudice di detenzione e tutela giuridica – in questo caso presso il Tribunale regionale di Vienna – deve ora decidere sulla richiesta di custodia cautelare entro 48 ore. La richiesta di custodia cautelare è stata inviata al Tribunale regionale per le questioni penali di Vienna “perché siamo responsabili di tutte le indagini della WKStA”, ha detto giovedì all’APA la portavoce del tribunale Christina Salzborn.

È probabile che l’udienza di detenzione si svolga in videoconferenza, poiché Benko si trova attualmente a Innsbruck. Gli esperti ritengono improbabile che Benko venga trasportato immediatamente da Innsbruck a Vienna. Le autorità hanno inoltre annunciato che Benko sarebbe stato deportato nel carcere di Innsbruck.

Attualmente nessuna opzione di deposito

La magistratura attualmente non accetta il rischio di fuga come motivo di detenzione. Questo è importante perché la cauzione è possibile solo se esiste il rischio di fuga, ma non se esiste il rischio di commettere un reato o di occultarlo.

Se permanessero le ragioni attuali della detenzione, Benko non avrebbe alcuna possibilità di evitare un’eventuale carcerazione in cambio di mezzi più indulgenti depositando una somma di denaro. In linea di principio, la custodia cautelare è inizialmente imposta per un periodo di 14 giorni.

Le accuse del WKStA

Secondo la trasmissione WKStA, Benko avrebbe falsificato una fattura e tentato di nascondere beni e di eludere l’accesso alle autorità, ai liquidatori e ai creditori. L’arresto è stato eseguito su ordine della WKStA dal SoKo Signa dell’Ufficio federale della polizia criminale dopo l’approvazione del Tribunale regionale di Vienna.

Benko arrestato a Villa in Tirolo

Secondo la Procura dell’economia e della corruzione (WKStA), l’ex magnate immobiliare Rene Benko è stato arrestato nella sua villa in Tirolo. Il motivo dell’arresto era sia il rischio di commettere un reato sia il rischio di collusione. Benko è presunto innocente.

Indagini intensive

Per quanto riguarda il rischio di commissione di un reato, la WKStA ha scritto nella sua trasmissione che “in particolare, Benko sarebbe, tra l’altro, il sovrano de facto e il beneficiario effettivo della Fondazione privata Laura e avrebbe nascosto questo nell’ambito di la sua insolvenza personale”. In tal modo ha nascosto il patrimonio e ha continuato a sottrarre il patrimonio della fondazione all’accesso di autorità, fiduciari e creditori.

Per la Procura ciò emerge dai risultati delle intense indagini degli ultimi mesi, in particolare dalla sorveglianza telefonica, dalla valutazione del traffico di messaggi degli imputati e dalle dichiarazioni di partner commerciali, dirigenti e dipendenti interrogati dal mondo economico e sociale. Procura della Repubblica contro la corruzione, secondo la WKStA.

Nota di programma

“Eco Spezial” trasmette giovedì alle 22.30 su ORF2 “Ascesa, bancarotta, arresto – Il caso Rene Benko”

Molteplici filoni procedurali

Per quanto riguarda il rischio di oscurità, l’imputato avrebbe anche successivamente prodotto una fattura e l’avrebbe utilizzata per falsificare le prove al fine di impedire alle autorità, ai curatori fallimentari e ai creditori di accedere a tre armi da fuoco di alto valore. La WKStA ha fatto riferimento al sospetto urgente nei seguenti filoni procedurali: aumento di capitale tramite carosello di denaro, Villa Eden Gardone e insolvenza Rene Benko.

L’avvocato di Benko, Norbert Wess, ha confermato all’ORF l’arresto del suo cliente, di cui aveva già parlato la Corona – maggiori informazioni su tirol.ORF.at.

Indagini in Italia contro 77 persone

La WKStA ha recentemente indagato sul 47enne tirolese, tra l’altro sospettato di frode e di Krida fraudolenta. Inoltre, a dicembre la Procura di Trento aveva emesso un mandato d’arresto contro il tirolese, ma secondo il tribunale regionale di Innsbruck esso era stato respinto; la consegna è stata dichiarata inammissibile. In Italia sono in corso indagini contro un totale di 77 persone.

Grafica: APA/ORF; Fonte: Wirtschafts-Compass/Rapporti media

Signa Holding, la società madre dell’impero immobiliare di Benko, ha dichiarato fallimento nel novembre 2023, innescando il più grande fallimento nella storia economica austriaca. Secondo il curatore fallimentare il totale dei crediti ammonta a circa 2,4 miliardi di euro.

WKStA collabora con la Germania

Lo stesso Benko ha dichiarato fallimento personale nel marzo 2024. Oltre alle indagini in Austria e Italia, sono in corso indagini anche in Liechtenstein e Germania. Le conseguenze del fallimento di Signa in Germania colpiscono numerosi immobili e progetti nei centri urbani, ma anche la catena di grandi magazzini Galeria.

Grafica: APA/ORF

Secondo il comunicato la WKStA ha compiuto un ulteriore passo di cooperazione anche nel complesso del processo di Signa. Insieme alle procure di Berlino e Monaco I è stata costituita una squadra investigativa comune (JIT). Ciò consente di indagare in modo più efficiente e senza burocrazia sulla complessa procedura transfrontaliera.

Anche la procura tedesca sta indagando su una presunta frode sugli investimenti nel progetto “Franz” nel piazzale della stazione ferroviaria di Monaco. Si dice che gran parte del denaro degli investitori sia stato “utilizzato per scopi impropri”.

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