Pubblicato il 22/01/2025 23:22
Aggiornato il 22/01/2025 23:36
Tempo di lettura: 1min – video: 7min
Ginette Kolinka, sopravvissuta al campo di Auschwitz Birkenau, e suo figlio Richard Kolinka sono stati gli ospiti della 20 Ore. Ritornarono alla dura esperienza di Ginette Kolinka durante la seconda guerra mondiale.
Le ci sono voluti più di cinquant’anni per rendere la sua testimonianza in questa pagina oscura della Storia. Ginette Kolinka, 99 anni, è una sopravvissuta del campo di Auschwitz Birkenau, in Polonia. “Personalmente volevo dimenticare questo periodo che ho vissuto. E poi, tutto quello che viene detto e tutto quello che viene letto non è nulla in confronto alla realtà. Non ne parlavo per modestia”.spiega sul set di “20 Heures” su France 2.
Arrestata nel marzo 1944 ad Avignone (Vaucluse) insieme al padre, al fratello e al nipote, arrivò il 16 aprile 1944 nel campo di sterminio di Auschwitz Birkenau. Un’esperienza dolorosa fin dai primi istanti: “Quando siamo arrivati, abbiamo dovuto spogliarci. E per me è stato terribile. Ero nudo davanti a donne che non conoscevo e mi vergognavo. Non ho osato guardare. Per me questa nudità è stata l’inizio del peggio”dice.
Smistata e trattenuta perché i nazisti credevano che fosse idonea per andare a lavorare, Ginette scampò per un pelo alla morte. Questo non è stato il caso per gli altri membri della sua famiglia. Furono tutti mandati nelle camere a gas per essere sterminati. “Quando ne parlo, non ho l’impressione di parlare di me stessa. Come potrei sopportare tutto questo? Non c’è risposta”continua.
Related News :