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una partita cruciale per due giganti minacciati dal declassamento europeo

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L’attaccante francese del Paris Saint-Germain, Ousmane Dembélé, in conferenza stampa, alla vigilia della partita di Champions League contro il Manchester City, al Campus del PSG, a Poissy (Yvelines), 21 gennaio 2025. FRANCO FIFE/AFP

È una partita al top, quella che il Paris Saint-Germain (PSG) aspetta da settimane, con un misto di impazienza, metodo Coué e, soprattutto, consapevolezza di giocare da grandissimo. Il club della capitale ospita il Manchester City, mercoledì 22 gennaio, alle 21, nel corso della penultima giornata della prima fase della Champions League (LDC). Un incontro tanto prestigioso quanto cruciale per entrambe le squadre, al punto che l’allenatore dei Citizens, Pep Guardiola, ha sintetizzato la posta in gioco, presentando l’incontro come “un finale”.

Questi due colossi del calcio europeo, che nelle ultime cinque stagioni hanno raggiunto le semifinali di CL per tre volte, si trovano attualmente in grande difficoltà sulla scena continentale. Il PSG ha schiacciato il campionato francese con la sua superiorità, ma si trova in una pessima posizione nella massima competizione: è 26esimoe mercoledì, ed è quindi virtualmente eliminata: le otto migliori squadre della fase a gironi accederanno direttamente agli ottavi, le sedici successive si sfideranno agli spareggi. Anche scarsamente classificato (24e), il City ha l’ambizione di recuperare punti dal Parco dei Principi per tutelarsi da un’eliminazione prematura.

Un’uscita in questa fase sarebbe sinonimo di un terremoto per questi colossi, che sono una delle cinque squadre più ricche d’Europa, con un budget di oltre 800 milioni di euro ciascuna. I mancuniani hanno alzato la “coppa dalle grandi orecchie” nel 2023; i parigini non hanno mai mancato la fase finale del torneo da quando il club è stato acquistato dal Qatar nel 2011.

Se le due squadre hanno vissuto un momento di crisi, sembrano rinvigorite prima del faccia a faccia. L’allenatore del PSG Luis Enrique ha registrato il ritorno dei suoi tre migliori giocatori, assenti per diverse partite: Achraf Hakimi, Marquinhos e Ousmane Dembélé. Autore di 10 gol e cinque assist in campionato, quest’ultimo sarà l’arma offensiva numero uno della squadra. “Mi sento molto meglio”ha dichiarato martedì, dopo “un po’ di influenza” questi ultimi giorni. A partire dalle ultime settimane, l’ex giocatore del Barcellona deve alzare il suo livello nel panorama europeo, dove finora non ha segnato in questa stagione. Stessa osservazione per Bradley Barcola, autore di 11 gol in Ligue 1, ma che non ha ancora trovato la rete nella competizione continentale.

Debolezze strutturali

In pieno dubbio, nel novembre 2024, dopo le sconfitte contro Bayern Monaco (0-1) e Atlético de Madrid (1-2), il club della capitale resta su una serie di otto vittorie consecutive, in tutte le competizioni. confuso. Un bilancio perfetto, che tuttavia maschera le debolezze strutturali.

Nel 2025, il PSG ha faticato a battere il Monaco nel Trofeo dei Campioni (1-0), poi il Saint-Etienne in campionato (2-1). È stato persino catturato dal modesto Espaly (National 3) nella Coupe de (4-2), dove ha rasentato il ridicolo. Sabato 18 gennaio ha nuovamente segnato una vittoria ravvicinata contro il Lens (2-1). Nel primo periodo ha mostrato carenze ricorrenti, con sterile animazione offensiva e, soprattutto, grande febbrilità difensiva. Poco rassicurante, il suo portiere, Gianluigi Donnarumma, ha subito ancora una volta un gol su calcio piazzato, uno dei punti deboli della squadra.

Dal canto loro, i giocatori di Pep Guardiola hanno rialzato la testa dopo una lunga striscia nera alla fine dell’autunno 2024: nove sconfitte in quattordici partite. Domenica 19 gennaio hanno sconfitto l’Ipswich (6-0) in Premier League. Il quarto successo in cinque partite, sommando tutte le competizioni. Rafforzati in difesa dal ritorno del portoghese Ruben Dias, i Citizens beneficiano soprattutto del ritrovato stato di forma del loro maestro, Kevin De Bruyne, e dell’esterno Phil Foden (quattro gol nelle ultime due partite), che dovranno affiancare il maestro. arma: attaccante Erling Haaland.

La città, tuttavia, resta fragile. Soprattutto in difesa, come dimostra il pareggio (2-2) contro il Brentford, martedì 14 gennaio, dopo essere stato in vantaggio per 2-0. Un punto in comune tra due squadre che ne hanno in comune un altro: gli allenatori spagnoli, formatisi nel FC Barcelona, ​​che sostengono la stessa filosofia di gioco. Martedì 21 gennaio, in una conferenza stampa, i due uomini si sono detti tutte le cose belle che pensavano l’uno dell’altro. È un “partita speciale”, auto “Vado a trovare un amico con cui ho condiviso tanti anni da giocatore e allenatore “ha ricordato Luis Enrique, mentre ha detto Pep Guardiola “ama tutto” del suo connazionale, in particolare “il modo [le PSG] suona “.

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Anche se in campo il suo gruppo non convince del tutto, il tecnico parigino continua a ribadire la sua “ottimismo” prima dello scontro contro il City. “Quello che vedo dalla mia squadra mi dà grande fiducia”ha insistito alla vigilia del fischio d’inizio, sostenendo di non sentirne alcuna «pressione» particolare. Luis Enrique sa però che verrà giudicato soprattutto in base al suo record europeo.

Perché il PSG non può schierare Khvicha Kvaratskhelia contro il Manchester City

Sarebbe stato un forte rinforzo per il PSG durante la partita contro il Manchester City in Champions League. Ma Khvicha Kvaratskhelia, nuova recluta del club della capitale, mercoledì sera non metterà piede sul prato del Parco dei Principi. Non più di quella di Stoccarda (Germania), mercoledì 29 gennaio, per l’ultimo incontro dei parigini nella fase a gironi. Allo stesso modo il City non potrà schierare Abdukodir Khusanov, ex difensore del Lens, appena firmato con i campioni d’Inghilterra. Le squadre, infatti, potranno schierare, per questa prima fase, solo i giocatori presenti nella lista proposta alla UEFA prima del 3 settembre 2024. Se il PSG dovesse giocare la fase finale, l’attaccante georgiano, che è impegnato, venerdì 17 gennaio, con Il club fino al 2029, potrebbe comunque figurare nel girone di Luis Enrique. Avranno diritto a corsi di formazione qualificati“registra un massimo di tre nuovi giocatori” nella loro lista entro e non oltre la mezzanotte del 6 febbraio.

Alexandre Lemarié

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