Quando Il mondo Quando gli ha chiesto cosa ricordasse dei suoi sei anni da presidente dell’Autorità di regolamentazione delle comunicazioni audiovisive e digitali (Arcom, ex-CSA), Roch-Olivier Maistre ha parlato senza interrompere per ventisei minuti. Modernizzazione di un organismo che ora regola la tecnologia digitale, stabilità della radiodiffusione pubblica, protezione dei minori rispetto ai siti per adulti, lotta alla pirateria… sempre, insiste, con una preoccupazione per il pluralismo e il rispetto della legge del 1986 sulla libertà di comunicazione che ha contribuito a sviluppare, in “giovane consigliere” che era allora.
Lunedì 20 gennaio, davanti a un pubblico di ministri, parlamentari, presidenti di aziende, media e istituzioni, Maistre ha pronunciato un discorso solenne ma allegro, senza precedenti per l’emozione che ha lasciato trasparire. Perché lui che compirà 70 anni a novembre non solo chiude il lungo capitolo della regolamentazione dell’audiovisivo, segnato da sei regolamenti e direttive europee e una dozzina di leggi nazionali, ma chiude una ricca carriera amministrativa, iniziata al Comune di Parigi (1982 -1986), continuò nell’ufficio di François Léotard, alla direzione della Comédie-Française (1993-1995), all’Eliseo o anche alla Corte dei conti.
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