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Gaël Monfils, 38 anni e tutti i denti

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Oh! Che inizio d’anno per Gaël Monfils! Ha 38 anni (ne compirà 39 il prossimo settembre) e ha appena ottenuto otto vittorie consecutive prima di perdere agli ottavi degli Australian Open.

La stagione è però iniziata con la 20esima sconfitta consecutiva – in altrettanti match giocati – contro Novak Djokovic, nel 2° turno del torneo di Brisbane. Una statistica un po’ deprimente. È anche il peggiore in termini di rapporto vincite/sconfitte tra due giocatori. Più di una persona si sarebbe posta qualche domanda al termine di questo incontro. Domande che avrebbero potuto influenzarlo mentalmente. Ma sarebbe brutto conoscere “La Monf” e pensare questo di lui.

Da Brisbane è andato ad Auckland e lì è andato di nuovo! In cinque giorni, ha battuto cinque giocatori: Pedro Martinez (43esimo), Jan-Lennard Struff (42esimo), Facundo Diaz Acosta (78esimo), Nishesh Basavareddy (133esimo) e Zizou Bergs (66esimo). Certo, non si tratta dei “Big 4”, né dei “Big 50”, ma mettere insieme così tante partite in così tanti giorni all’età del francese è già di per sé un’impresa! Questo titolo è il 13° della sua carriera, che, tra l’altro, lo ha reso il più anziano vincitore di un torneo ATP nell’era Open.

Nel Grande Slam è sinonimo di titolo

Subito – vale a dire pochi minuti dopo la finale -, dirigetevi all’aeroporto e volate a Melbourne per partecipare al suo 19° Australian Open! Poi arriva il pareggio e purtroppo cade contro Giovanni Mpetshi Perricard. Lì ci diciamo che non sopravviverà al colpo di martello di “Thanos”. No. Ci sono volute sicuramente 3h46 e cinque set, ma è stato il parigino a qualificarsi contro il Lionese per il secondo turno.

Colui che non ha mai fatto meglio dei quarti di finale agli Australian Open (2016 e 2022) aveva poi davanti a sé un avversario nettamente più alla sua portata, nella persona di Daniel Altmaier. E il tedesco, 101esimo al mondo, non poteva infatti competere con la fiducia del momento che animava il francese. Ricordiamo che questa è stata la sua settima vittoria consecutiva. Nel Grande Slam è sinonimo di titolo. Certo, in questo caso si è trattato di un mix di partite al meglio di tre e al meglio di cinque, ma in termini di stanchezza emotiva, non è lontano dalla stessa cosa. In più a 38 anni!

Nel 3° turno le cose si sarebbero davvero complicate per Gaël. Di fronte a lui c’era uno dei giocatori più in forma del momento: Taylor Fritz. Finalista degli US Open, finalista delle ATP Finals, vincitore della United Cup, 4° al mondo… Come si dice a Marsiglia: “Hai capito? “. 0 possibilità. Eppure, anche qui, è stato Gaël Monfils a ritrovarsi intervistato in campo a fine partita, e non il giocatore della Top 5. Prima di ciò, aveva persino eseguito una danza in campo al momento della conclusione. Sfortunatamente per lui, sarebbe stata l’ultima.

Nella partita successiva (oggi), il francese si è trovato questa volta di fronte a Ben Shelton. I due si apprezzano moltissimo, come dimostra la calorosissima stretta di mano. Ma ormai era diventato troppo. Dopo tre set finiti al tie-break, compreso il secondo a suo favore, Gaël Monfils ha dovuto chiudere la partita.

Monfils: “Farò aggiustamenti per le partite da cinque set”

Nella conferenza stampa post partita, alla domanda “Ti era chiaro che dovevamo fermarci?” », quello che, lunedì prossimo, sarà 32esimo al mondo, ha risposto: “C’era una barriera dove è segnato”Vietato” e lei è 100 metri dietro di me. All’inizio mi chiedo se non sia un crampo, vorrei addirittura che lo fosse. Bevo il succo dei sottaceti e mi dico ”Cosa stai facendo, non hai crampi…” Vedo solo che sono morto. E sono super felice, perché avevo davvero paura di fare la mossa sbagliata cercando di allontanarmi per vincere una partita o due. »

Soprattutto non bisogna sottovalutare la prestazione di Monfils. Raggiungere gli ottavi di finale degli Australian Open non è affatto banale. È anche una fase della competizione che aveva raggiunto solo cinque volte in 20 anni.

Gaël Monfils chiaramente non ha finito con il tennis. In futuro dovrà gestire diversamente i suoi sforzi, così da poter competere nei tornei del Grande Slam. Aver vinto un torneo la settimana prima gli ha sicuramente dato una grande iniezione di fiducia, ma ha anche ridotto il suo capitale energetico. Non cambierà necessariamente il suo programma, ma più piccole cose nel suo gioco: “Farò delle modifiche per le partite da cinque set”, ha chiarito in conferenza stampa.

Gaël Monfils, ancora una volta, ci ha regalato la felicità. Ci siamo alzati felicemente nel cuore della notte per vederlo suonare. È un peccato che non sia riuscito a finire la partita della giornata, perché nei tie-break può succedere di tutto. Chiaramente continueremo a vederlo giocare e non vediamo l’ora, perché nonostante abbia 38 anni ha sicuramente tutti i denti.

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